Tutto il disagio catanese simboleggiato in un video: ecco perché Catania non vive di turismo (tra le altre cose)
Catania non ha un sindaco, gli ultimi sono stati sotto processo (per motivazioni diverse) e non vi è presenza delle Forze dell’Ordine: impegnate in fatti gravosi o nel caso della Polizia Municipale assenti ingiustificati con la solita cantilena “mancanza di organico”. La democrazia può esistere, l’a...
Catania non ha un sindaco, gli ultimi sono stati sotto processo (per motivazioni diverse) e non vi è presenza delle Forze dell’Ordine: impegnate in fatti gravosi o nel caso della Polizia Municipale assenti ingiustificati con la solita cantilena “mancanza di organico”. La democrazia può esistere, l’autogestione no, motivo per cui la Città di Catania (e soprattutto viverci) è divenuta più assimilabile a un’esperienza all’interno di un safari anziché una metropoli.
Se noi catanesi riusciamo a districarci tra mille disagi, inciviltà e seguire la regola del “mangia o vieni mangiato”, tutt’altra storia è per i turisti, che vivono esperienze così orrorifiche (soprattutto uscendo dalla zona più centrale di Catania) da non volervi più fare ritorno, far aumentare stereotipi e pregiudizi sui catanesi ma soprattutto propagando negativamente la città.
Se quotidianamente e perennemente si assiste ai furti delle parti d’auto (soprattutto fari di Smart o Fiat 500, spesso utilizzate dagli autonoleggiatori), la straripante microcriminalità senza un freno (poiché apparentemente la Polizia Municipale ignora del tutto la situazione o sembrerebbe non avere agenti zelanti), l’emergenza spazzatura e una viabilità catastrofica (in cui il Codice della Strada è visto come un consiglio anziché regola), non sorprende che la cartolina turistica sia pessima e l’esasperazione dei pochi cittadini ligi al dovere e rispettosi di Catania davvero alta.
Alcuni catanesi denunciano, altri fan finta di nulla sperando di non essere intralciati a loro volta o, nel peggiore dei casi, fanno parte di quella percentuale che crea problemi nella piena sicurezza dell’impunibilità. È la pagina Facebook “Inciviltà a Catania” a far emergere un video, tra i molti pubblicati, in cui si evidenzia e sintetizza tutto ciò che è stato detto ma soprattutto riepilogando tutto ciò che non va in città.
Nel video si nota una scena “banalissima” ma intersecata nell’anima e nel retaggio di molti catanesi, in particolare nei cosiddetti “mao mao”, i quali dal loro punto di vista fanno solo amicizia, scherzano o fanno ragazzate senza pericoli, sin quando non si arriva ai tristemente tanti casi di femminicidio o criminalità.
Siamo in uno dei quartieri catanesi in cui vige l’illegalità ma anche una forte traccia turistica: il “Fortino”. Nel video (visionabile cliccando qui) si notano due turiste giovani (probabilmente straniere) le quali, trasgredendo alle raccomandazioni date dai tour operators stranieri riguardo Catania, si sono spinte sino alla porta Ferdinandea (o Garibaldi dir si voglia) per ammirarne i dettagli. Proprio mentre sono intente a trascorrere piacevolmente una giornata turistica, due individui sopra uno scooter SH decidono di simboleggiare il peggio di Catania: insulti, gestacci e frasi improponibili nei confronti delle due donne. A voler spezzare una lancia in favore dei due catanesi, probabilmente nemmeno hanno idea di cosa significhi rispetto e “catcalling” e probabilmente il retaggio famigliare ha insegnato loro che “importunare” (scegliendo un termine leggero) le donne è utile a ottenere le loro attenzioni, corteggiarle e dunque come si suol dire dialettalmente “attraccare”.
È facilmente deducibile cos’abbiano potuto pensare le due turiste ammirando lo scempio dei due catanesi sopra l’SH ma potrebbe essere altrettanto deducibile cosa diranno e come dipingeranno Catania una volta tornate a casa. A evidenziare l’inconsapevolezza delle proprie azioni (che però non è assolutamente una giustificazione) vi è la fierezza con cui i due catanesi non solo deridono e insultano le donne ma soprattutto pubblicano il video perché “è solo per farsi due risate” e fa vedere quanto loro sono “sperti” a discapito di Catania e dei catanesi per bene. Nel mondo al contrario in cui vivono alcuni catanesi, il video non è solo giustificato ma anche motivo di vanto.
Le attuali discussioni dei catanesi vertono su determinati punti, tra i quali: i mao mao comandano Catania, nessuno li punisce, fanno quello che vogliono, macchiano la città e fanno fuggire i turisti. Questo video è simbolo ed evidenza di tutto ciò. I pochi rimasti a vivere nella totale legalità si domandano se esistono ancora le istituzioni, le forze dell’Ordine, un organico di Polizia Municipale ma soprattutto se vi è ancora presenza dello Stato (immancabile durante i periodi di pagamento tasse).