Visita mons. Gristina all’ospedale Cannizzaro: «Ho trovato amore, competenza e servizio»
Nella giornata del malato, l’ospedale Cannizzaro ha celebrato con la visita e il saluto di mons. Gristina al mondo della sanità catanese. Mons. Salvatore Gristina, amministratore apostolico dell’arcidiocesi di Catania, ha presieduto la Santa Messa per la XXX Giornata Mondiale del Malato della Chiesa...
Nella giornata del malato, l’ospedale Cannizzaro ha celebrato con la visita e il saluto di mons. Gristina al mondo della sanità catanese. Mons. Salvatore Gristina, amministratore apostolico dell’arcidiocesi di Catania, ha presieduto la Santa Messa per la XXX Giornata Mondiale del Malato della Chiesa Cattolica, tenutasi nell’Ospedale Cannizzaro.
Al termine della visita, mons. Gristina ha dichiarato: «Il mondo della sanità a Catania è molto vasto e questo ha reso difficile essere presente con la desiderata frequenza. Ho cercato però di esserlo e ovunque sono stato ho trovato amore, competenza e servizio».
Durante la visita per la giornata del malato, mons. Gristina ha ringraziato tutto il personale, ha sottolineato il ruolo delle Cappellanie ospedaliere auspicandone la crescita e ha testimoniato anche la sua esperienza di paziente: «Sono stato ricoverato in questo ospedale e ho vissuto un’esperienza di amore, di servizio e di competenza. Le aziende sanitarie sono realtà complesse, nessuno è infallibile come può esserlo il Signore ma ognuno fa del suo meglio per il bene dell’altro».
L’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza ha aggiunto su mons. Gristina: «La sua presenza si è sentita molto forte, nei momenti piacevoli delle inaugurazioni, dove si è sentito l’impegno a migliorare, ma l’abbiamo avuta accanto anche nei momenti più complicati, nei quali si è sentito forte il richiamo alla Fede. In questi due anni di pandemia abbiamo potuto capire di più del rapporto con la malattia e, nel mio cammino da assessore, ho potuto constatare quanto forte sia il senso della professione e lo spirito di umanità, anche davanti a circostanze enormi per le quali non bastano le risorse».