Sospensione Sindaco Catania, Pogliese: «Lasciato comodo seggio a Bruxelles per servire la Città»

Nella serata di ieri come un fulmino a ciel sereno è giunta la comunicazione della Prefettura di Catania, che ha notificato al segretario generale del Comune di Catania Rossana Manno il decreto di sospensione per 18 mesi del Sindaco di Catania Salvo Pogliese, a causa della sentenza del tribunale di...

A cura di Marco D'Urso
25 gennaio 2022 05:30
Sospensione Sindaco Catania, Pogliese: «Lasciato comodo seggio a Bruxelles per servire la Città»
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Nella serata di ieri come un fulmino a ciel sereno è giunta la comunicazione della Prefettura di Catania, che ha notificato al segretario generale del Comune di Catania Rossana Manno il decreto di sospensione per 18 mesi del Sindaco di Catania Salvo Pogliese, a causa della sentenza del tribunale di Palermo che lo ha condannato per il reato di peculato alla pena di 4 anni e 3 mesi.

Il decreto di sospensione per 18 mesi del Sindaco Pogliese, in seguito alla condanna, rende il primo cittadino etneo nuovamente inabile a coprire il ruolo istituzionale. La sospensione del Sindaco Pogliese è stata accolta tra plausi e cordoglio tra i colleghi politici (un po’ meno tra i cittadini).

L’esercizio delle funzioni di primo cittadino, pertanto, ai sensi della legge vigente, sono state temporaneamente affidate al vice sindaco Roberto Bonaccorsi. La sospensione del Sindaco di Catania giunge, citando la nota del prefetto Maria Carmela Librizzi, poiché “…ha ripreso la sua efficacia il decreto prefettizio originario di sospensione del 24 luglio 2020 (emanato ai sensi della legge Severino) che si esaurirà decorsi 18 mesi complessivi, al netto del periodo di sospensione”.

In seguito alla sospensione per la condanna per il reato di peculato, Salvo Pogliese ha dichiarato: «In maniera del tutto inaspettata mi ritrovo a commentare l’ennesimo atto che riporta indietro le lancette della mia esperienza da Sindaco. Oggi pomeriggio ho ricevuto dal Prefetto una nota, in assenza di una ordinanza da parte del Tribunale, che mi comunica la sospensione dalla carica di Sindaco; il tutto con una interpretazione della normativa, a giudizio di illustri giuristi errata, in contrasto con la stessa ultima sentenza della Corte Costituzionale nei miei confronti, che ha sancito la “natura giuridica cautelare e non sanzionatoria della sospensione”».

Il sospeso sindaco Pogliese si è scagliato contro la legge e cercato “appoggio” anche nei rivali (ma colleghi) politici: «La stessa legge Severino sarà sottoposta a referendum in primavera e ci sono numerosi disegni di legge per modificarla, dopo l’analoga vicenda che ha coinvolto per ultimo il sindaco del Pd di Reggio Calabria. Ho lasciato un comodo seggio a Bruxelles e l’immunità parlamentare che mi avrebbe tutelato dall’applicazione della Severino, per servire la mia Città. Astenendomi per sensibilità istituzionale dallo svolgimento delle funzioni di Sindaco, aspetterò i chiarimenti del caso prima di fare tutte le opportune valutazioni e assumere scelte consequenziali».

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