Beni confiscati: bando per assegnare l’immobile di 3 vani in piazza Machiavelli
Da palazzina nel centro storico in mano ai clan mafiosi a struttura per la promozione della legalità, gestita d’associazioni che promuovono attività di laboratorio e animazione socio educativa per le comunità marginali. È la scelta effettuata dall’Amministrazione Comunale col bando di gara, pubblica...
Da palazzina nel centro storico in mano ai clan mafiosi a struttura per la promozione della legalità, gestita d’associazioni che promuovono attività di laboratorio e animazione socio educativa per le comunità marginali. È la scelta effettuata dall’Amministrazione Comunale col bando di gara, pubblicato per valutare la migliore proposta progettuale ed affidare, a titolo gratuito, ad associazioni che ne hanno i requisiti, l’immobile di 86 metri quadrati che fa parte di un fabbricato di due elevazioni fuori terra.
L’affidamento è valido per sei anni, rinnovabili per altrettanti anni. Si tratta di un’unità immobiliare confiscata dallo Stato e assegnata al Comune di Catania, sottraendola al patrimonio appartenente alle organizzazioni criminali che gestivano il malaffare nella cosiddetta piazza dello spaccio della droga a “San Cocimo”, al primo piano del civico numero 3 di piazza Machiavelli con ingresso dal cortile Monaca.
L’assessore Michele Cristaldi ha dichiarato: «Un altro segnale forte delle istituzioni pubbliche contro la mafia e un positivo messaggio di speranza ai più giovani che in quel quartiere troveranno un riferimento aggregativo e istituzionale dall’alto valore simbolico e sociale». Le domande di partecipazione alla procedura d’assegnazione dell’immobile dovranno essere presentate entro il prossimo primo febbraio.
I criteri principali per individuare l’associazione beneficiaria, riguardano la qualità della proposta progettuale in termini di ricaduta sul territorio dal punto di vista sociale e la coerenza con le priorità indicate dall’Amministrazione per la creazione di spazi per la promozione d’attività rivolte a soggetti svantaggiati e l’organizzazione di attività culturali ludico ricreative ed educative; capacità di offrire servizi gratuiti al Comune; promozione e attivazione di una rete tra gli enti territorialmente coinvolti, al fine di garantire il godimento del bene a più soggetti.