Promenade corso dei Martiri della Libertà, Tar annulla gara, Comune: «No a ricorso»

Un’altra promessa non mantenuta si aggiunge alle (oramai) tante già infrante dal Comune di Catania. Pur ereditando il progetto, i lavori e le relative difficoltà non sono mai state risolte sino alla p...

A cura di Marco D'Urso
10 dicembre 2021 17:17
Promenade corso dei Martiri della Libertà, Tar annulla gara, Comune: «No a ricorso»
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Un’altra promessa non mantenuta si aggiunge alle (oramai) tante già infrante dal Comune di Catania. Pur ereditando il progetto, i lavori e le relative difficoltà non sono mai state risolte sino alla presa di posizione e decisione del Tar, che costringe a ricominciare daccapo con i relativi ritardi.

La promenade al corso dei Mariti della Libertà era stata presentata in pompa magna con tanto di parata politica, foto con la pala nell’atto del primo scavo e tante promesse sulla cronotempistica. Dopo un primo lavoro fatto in fretta e furia, è cambiata l’Amministrazione e d’allora tutto è rimasto invariato.

Sul progetto nel quartiere vecchio di San Berillo, il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia, sezione staccata di Catania (Sezione Prima), accogliendo i rilievi dell’Ance Regionale, ha annullato gli atti di gara per l’aggiudicazione del parcheggio e delle relative pertinenze dell’area del quartiere, da realizzare con fondi privati per un ammontare complessivo di 13,5 milioni di euro.

In relazione al l’invalidazione della gara del parcheggio e dei relativi spazi verdi da realizzare a piazza della Repubblica, l’assessore ai lavori pubblici e all’urbanistica Enrico Trantino ha dichiarato: «Il bando di gara è stato concordato a seguito di Conferenza di Servizi, senza che fossero state avanzate riserve sulla legittimità e linearità del percorso. L’esigenza di giungere a una definizione rapida dell’iter per l’esecuzione dell’opera, data la sua importanza strategica, ci induce a non impugnare la decisione del TAR e a bandire nuovamente la gara in tempi brevissimi, apportando i correttivi necessari. Quanto accaduto non dovrebbe comportare ritardi, considerato che eravamo in fase di controllo delle offerte anomale, la cui verifica non si sarebbe potuta esaurire in tempi brevi, anche in ragione della scure della interdittiva antimafia abbattutasi nel frattempo sull’impresa che aveva offerto il maggior ribasso».

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