Depreda officina e fugge saltando sui tetti fino a lanciarsi tra i rovi

In nottata il personale delle Volanti ha arrestato un uomo poiché responsabile del reato di furto aggravato. Intorno alle tre di notte è giunta una segnalazione alla Sala operativa della Questura da parte di un titolare di un’officina sita a Gelso Bianco. Quest’ultimo nella chiamata indicava un furt...

A cura di Marco D'Urso
02 settembre 2021 14:59
Depreda officina e fugge saltando sui tetti fino a lanciarsi tra i rovi
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In nottata il personale delle Volanti ha arrestato un uomo poiché responsabile del reato di furto aggravato. Intorno alle tre di notte è giunta una segnalazione alla Sala operativa della Questura da parte di un titolare di un’officina sita a Gelso Bianco. Quest’ultimo nella chiamata indicava un furto, attuato da un uomo introdottosi all’interno, a cui stava assistendo in diretta attraverso il sistema di videosorveglianza della sua attività.

Giunte sul posto diverse pattuglie, la breve perlustrazione degli agenti ha permesso l’individuazione dell’uomo, ancora all’interno dell’officina. Il pregiudicato aveva fatto in tempo ad introdursi nel locale da una piccola finestra del sottotetto e sottrarre diversa merce prima di trovarsi nel radar dei poliziotti.

Il pregiudicato ha dato mostra di tutta la sua “abilità”, in un misto tra atletismo e somiglianze feline, tentando una rocambolesca fuga. Il ladro ha tentato dapprima la fuga tra i tetti per poi lanciarsi, quasi in un gesto disperato, dal muro di cinta andando incontro a una zona impervia, piena di rovi: il tutto senza mai lasciare la refurtiva.

Il breve inseguimento è terminato con il blocco del pregiudicato, con ancora in mano un trapano rubato del valore di 850 euro, da parte degli agenti. Altra refurtiva è stata trovata accatastata all’interno dell’attività, pronta per essere trafugata.

Il trentenne catanese con precedenti per reati in materia di stupefacenti, ricettazione e furto è stato tratto in arresto e su disposizione del P.M. di turno, è stato sottoposto agli arresti domiciliari, in attesa del giudizio per direttissima.

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