8,2 milioni di euro di Fondi UE saranno spesi dal Comune per realizzare 40 chilometri di piste ciclabili

Sembrerebbe un impegno al di sopra dell’effettive capacità e possibilità amministrative, che potrebbe divenire l’ennesima incompiuta in cui il denaro è stato solamente sperperato, come gli esempi tristemente visibili in ogni parte della città. Nell’intento del Comune vi è la creazione d’una rete cic...

A cura di Marco D'Urso
25 aprile 2021 10:30
8,2 milioni di euro di Fondi UE saranno spesi dal Comune per realizzare 40 chilometri di piste ciclabili
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Sembrerebbe un impegno al di sopra dell’effettive capacità e possibilità amministrative, che potrebbe divenire l’ennesima incompiuta in cui il denaro è stato solamente sperperato, come gli esempi tristemente visibili in ogni parte della città. Nell’intento del Comune vi è la creazione d’una rete ciclabile cittadina che sia un’infrastruttura integrata con i nodi d’interscambio quali metropolitana, ferrovia, bus, BRT, aeroporto, parcheggi, bike sharing, coniugando sicurezza ed innovazione. Per farlo saranno utilizzati 8,2 milioni di euro dai Fondi UE.

È un progetto ancora più complesso della futuristica promenade, che doveva già esser sorta alla Stazione Centrale ma che tuttora rimane in un limbo, almeno finché il progetto non sarà definitivamente accantonato dal Comune. Tolti gli scetticismi, memori di un’esperienza ciclica, è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Europea, sulla piattaforma Concorsi del Consiglio Nazionale degli Architetti e sul sito del Comune, il bando di Progettazione per la realizzazione delle Reti Della Mobilità Dolce per la Sostenibilità Urbana della Città Catania.

La base d’asta del Concorso di progettazione è di circa 190.000 euro, definito grazie al contributo degli Ordini Professionali degli Ingegneri, Architetti, Geometri e dall’Associazione Nazionale dei Costruttori Edili. L’iter progettuale prevede la realizzazione di un vero e proprio piano delle reti ciclabili urbane: circa 40 chilometri di piste per le due ruote, nel rispetto del Piano Generale del Traffico Urbano approvato nel 2012.

L’auspicio è cambiare radicalmente le abitudini di mobilità dei cittadini, proiettando Catania al livello delle città italiane più virtuose per la sostenibilità ambientale del movimento delle persone. L’intervento è finanziato per un totale di 8,2 milioni di euro, facenti parte dell’ambito dei fondi europei dell’Agenda Urbana regionale per lo Sviluppo Sostenibile, ed è stato deliberato la scorsa estate dalla Giunta ed inserito nel piano d’impiego delle risorse comunitarie.

Il Comune assicura che il Concorso di Progettazione assicurerà un rigido crono programma, selezionando la migliore proposta progettuale con la realizzazione entro il 2023 di nuove piste ciclabili, poste nelle direttrici principali di attraversamento della città ed adeguare quelle già esistenti ma non collegate. Purtroppo sono davvero troppi gli esempi negativi a Catania per poter credere fedelmente a queste dichiarazioni.

I 40 chilometri dovrebbero coprire diverse arterie stradali della Città, sia del centro storico che dell’area esterna alla cintura urbana. Sarebbe un’occasione per ottenere un doppio risultato: ridurre inquinamento ed emissioni ma anche decongestionare il traffico urbano e l’incidentalità, offrendo una mobilità “alternativa”.

Una delle prime a dover sorgere, e di cui si parla da diversi anni, è la pista ciclabile tra Aci Castello e Piazza Mancini Battaglia, di circa 1,5 chilometri, che andrebbe ad unirsi al percorso già esistente del lungomare di Catania, fino a giungere al Viale Kennedy, avendo la disponibilità di corsie stradali ampie e connettendo quella già esistente che da piazza Stesicoro si collega alla Stazione Centrale. Altro punto d’attenzione è l’aggancio alla realizzanda rete ciclistica regionale “Magna Grecia”, che interesserà alcuni tratti in ingresso e uscita dalla città.

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