Coro Lirico Siciliano: omaggio a Sant’Agata in chiusura della Settimana Musicale Agatina col mottetto solitamente cantato dalle monache benedettine in via Crociferi
I giorni di maggior intensità delle celebrazioni agatine sono trascorsi ma le festività non sono ancora terminate. Il Coro Lirico Siciliano sta terminando la Settimana Musicale Agatina 2021 e in occasione di un’anomala festività, dovuta all’epidemia da Covid-19, ha deciso di omaggiare Sant’Agata ese...
I giorni di maggior intensità delle celebrazioni agatine sono trascorsi ma le festività non sono ancora terminate. Il Coro Lirico Siciliano sta terminando la Settimana Musicale Agatina 2021 e in occasione di un’anomala festività, dovuta all’epidemia da Covid-19, ha deciso di omaggiare Sant’Agata eseguendo il mottetto, solitamente cantato dalle monache benedettine, che non ha avuto luogo al transito del fercolo in via Crociferi.
Il mottetto in onore a Sant’Agata fu musicato alla fine dell’Ottocento dal musicista Filippo Tarallo in una polifonia dolcissima che la voce femminile rende soave e fortemente suggestivo. In onore dell’edizione 2021 della festa di Sant’Agata in cui l’emergenza epidemiologica non ha permesso il transito del fercolo in via Crociferi (e il conseguente omaggio canoro delle monache benedettine), il Coro Lirico Siciliano ha concluso la Settimana Musicale Agatina 2021 con questo mottetto.
Il mottetto non sarà accolto dal silenzio improvviso della rumorosa folla nel momento in cui la prima voce delicata comincia il canto nel cuore del barocco catanese ma non per questo perde di forza e intensità. Oltre quest’ultimo omaggio, la Settimana Musicale Agatina 2021 ha riproposto diverse composizioni d’insigni autori catanesi dei secoli XIX e XX, dedicate al culto della Santa Patrona Agata.
Di seguito vi proponiamo il testo latino del mottetto e la sua traduzione: «Stans beata Agatha in medio carceris, expansis manibus orabat ad Dominum: Domine Jesu Christe, Magister bone, gratias tibi ago qui me fecisti vincere tormenta carnificum; jube me Domine ad tuam immarcescibilem gloriam feliciter pervenire» (Stando la beata Agata in mezzo al carcere, elevate le mani pregava il Signore: Signore Gesù Cristo, Maestro buono, ti ringrazio perché mi hai fatto vincere i tormenti dei carnefici; esaudiscimi, o Signore, e fammi pervenire felicemente alla tua gloria infinita).
Oltre al testo ecco il video realizzato dal Coro Lirico Siciliano con il mottetto accompagnato dalle immagini della festa di Sant’Agata dello scorso anno: