La festa di Sant’Agata ai tempi del Covid: porte chiuse e devozione in streaming
La preoccupante probabilità è divenuta certezza: il momento più atteso dell’anno per migliaia di devoti cambia modalità. L’attuale emergenza sanitaria impedirà la processione di Sant’Agata tra le vie cittadine. Il programma di quest’anno prevede diversi appuntamenti, nel pieno rispetto delle norme a...
La preoccupante probabilità è divenuta certezza: il momento più atteso dell’anno per migliaia di devoti cambia modalità. L’attuale emergenza sanitaria impedirà la processione di Sant’Agata tra le vie cittadine. Il programma di quest’anno prevede diversi appuntamenti, nel pieno rispetto delle norme anti Covid, molti momenti di raccoglimento spirituale e una perenne diretta streaming, offrendo ai fedeli la possibilità di rivedere la patrona di Catania.
Il programma 2021 apre con una rigorosa premessa e una preghiera comune: «Le annuali celebrazioni in onore di Sant’Agata si svolgeranno tenendo presente l’attuale grave situazione epidemiologica e nel rispetto dell’essenziale della nostra tradizione locale. I giorni di festa, anche se vissuti senza i tipici aspetti esteriori che li caratterizzano, saranno per tutta la comunità ecclesiale l’occasione per accostarsi con fiducia, alla coraggiosa testimonianza di fede della nostra giovane Concittadina. A Sant’Agata continueremo a rivolgerci perché sia nostra compagna di viaggio in questa difficile prova che la vita ci offre. Con fiducia osiamo sperare di poter sperimentare ancora una volta la forza del Suo patrocinio».
Le prime manifestazioni sono cominciate questa settimana e proseguiranno sino al 12 febbraio. Il primo appuntamento è stato un messaggio dell’Arcivescovo Salvatore Gristina rivolto alle associazioni agatine, agli Amici del Rosario ed ai responsabili collaboratori del Maestro del fercolo attraverso i canali social dell’Arcidiocesi e della Basilica Cattedrale.
Da domani comincerà il Triduo solenne di preparazione in cattedrale e sino al 1 febbraio le giornate saranno scandite dalla seguente routine: ore 10 Santa Messa all’altare di Sant’Agata, ore 17.15 Rosario e preghiere a Sant’Agata e ore 18 Santa Messa. A fare da diga tra i giorni di preparazione e quelli di festa sarà il 2 febbraio (Giornata mondiale degli Istituti di Vita Consacrata) in cui vi sarà una Santa Messa all’altare di Sant’Agata alle ore 10 e alle 18 “Nella festa della Presentazione del Signore” in cui S.E. Mons. Arcivescovo presiederà la Santa Messa.
Evidenziato nel programma col colore rosso, a voler essere incisivo, è l’importante messaggio per i quattro giorni maggiormente sentiti dai devoti: «Le celebrazioni liturgiche del 3, 4, 5 e 12 febbraio a motivo dell’attuale emergenza sanitaria internazionale si svolgeranno a porte chiuse, senza la presenza fisica dei fedeli e saranno trasmesse in diretta streaming sui canali FB e YouTube dell’Arcidiocesi e della Basilica Cattedrale. Nei suddetti giorni la Basilica Cattedrale rimarrà chiusa».
C’è perplessità tra i cittadini riguardo ad alcuni devoti, molto più simili ad ultrà che religiosi, ma si auspica che la totalità possa accogliere l’invito a rimanere in casa, senza creare assembramento dinnanzi la Cattedrale. Bisogna credere nei veri principi religiosi e di Sant’Agata, fatto di amore e solidarietà verso il prossimo (oltre che di senso civico e sociale): non è un miglior devoto chi più si avvicina al busto reliquiario di Sant’Agata ma chi, accogliendone il messaggio, si avvicina al proprio cuore, alla propria fede e preghiera.
La diretta streaming di ogni singolo evento, la chiusura della Cattedrale e un consistente dispiegamento di Forze dell’Ordine aiuteranno a far rispettare le norme anti Covid. Le celebrazioni agatine continueranno il 3 febbraio con la liturgia della Parola, presieduta dall’Arcivescovo, durante quest’occasione il Sindaco di Catania Salvo Pogliese effettuerà l’offerta della cera alla Santa Patrona a nome dell’intera cittadinanza e tutti i devoti. In questa particolare giornata l’Arcidiocesi invita le famiglie a radunarsi in preghiera nelle proprie case alle ore 20,00 e ad accendere un lume rosso dinanzi ad una immagine di Sant’Agata mentre l’Arcivescovo (sempre in diretta streaming) guiderà la preghiera.
Si giunge ai giorni più intensi delle celebrazioni agatine. La Messa dell’aurora comincerà alle 6 del mattino, sempre a porte chiuse. L’Arcivescovo e il Sindaco effettueranno l’apertura del sacello. Al termine dell’operazione il Busto-reliquiario della Santa Patrona verrà riposto nel sacello. Alle ore 18 l’Arcivescovo presiederà la celebrazione dei Primi Vespri rivolgendo il tradizionale messaggio alla Città.
Venerdì 5 febbraio alle ore 10 vi sarà il Pontificale in cui, come i precedenti eventi, parteciperà soltanto il Sindaco a nome dell’intera cittadinanza. In questa giornata l’Arcidiocesi invita i devoti a partecipare alla Santa Messa della solennità nella chiesa di appartenenza o la più vicina alla propria abitazione, seguendo le norme anti Covid.
Dal 6 febbraio sino a giorno 11 vi saranno due Sante Messe all’Altare di Sant’Agata, alle ore 10 e alle ore 18. Giovedì 11 febbraio alle ore 16,30 l’Arcivescovo impartirà la benedizione col Velo di Sant’Agata. A presenziare sia alla Santa Messa sia alla benedizione saranno presenti i cappellani degli ospedali ma l’evento è in diretta streaming.
A chiudere le celebrazioni agatine sarà la giornata del 12 febbraio con due appuntamenti: dalle ore 8 alle 12 la Cattedrale aprirà per la preghiera personale dei fedeli e dei devoti mentre alle ore 19 l’Arcivescovo Gristina presiederà la Santa Messa a porte chiuse a conclusione delle celebrazioni.
La festa di Sant’Agata quest’anno sarà un ritorno alle origini religiose: pochi sfarzi e molta preghiera. Le celebrazioni agatine saranno in diretta streaming. La fede, la devozione e l’amore per la nostra patrona non si dimostra con la presenza fisica ma con atti misericordiosi e di solidarietà verso il prossimo. Si auspica che tutti i devoti rispettino le indicazioni istituzionali, soprattutto nei giorni più intensi. Si raccomanda d’evitare assembramenti dinnanzi alla Cattedrale e rispettare la grave emergenza pandemica dovuta al Covid.