Il palazzo che nascondeva un’altra città sotto i suoi pavimenti: il segreto dimenticato di Catania

Nel cuore di Catania, il Palazzo Tremestieri svela antichi resti greci e romani: sotto il barocco, dorme una città perduta.

11 novembre 2025 21:00
Il palazzo che nascondeva un’altra città sotto i suoi pavimenti: il segreto dimenticato di Catania - Foto: Mattia Luigi Nappi/Wikipedia
Foto: Mattia Luigi Nappi/Wikipedia
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Un nome nobile, un passato che affiora

Nel cuore di Catania, lungo via Antonino di Sangiuliano, sorge un edificio che a prima vista sembra un semplice esempio di barocco etneo.
Eppure, il Palazzo Tremestieri è molto più di una facciata elegante: è una trappola del tempo, costruita sopra le rovine di un passato remoto.

La dimora apparteneva all’antica famiglia Rizzari, casata di rango che deteneva il titolo di Duchi di Tremestieri. Da quel ducato prese il nome l’edificio, simbolo di potere e di continuità nobiliare nella Catania settecentesca.

La sua posizione nel cuore della città non è casuale: le fondamenta del palazzo poggiano su un terreno che per secoli ha visto stratificarsi civiltà, dal mondo greco a quello romano, fino alla rinascita barocca dopo il terremoto del 1693.

Barocco

L’edificio stesso, con le sue proporzioni armoniche e la simmetria rigorosa, riflette il gusto dell’aristocrazia etnea dell’epoca: balconi in ferro battuto, cornici elaborate, prospetti in pietra lavica che catturano la luce e l’ombra come un sipario teatrale.

Oggi il Palazzo Tremestieri continua a essere uno dei simboli discreti del centro storico, parte di quella trama di palazzi nobiliari che fanno di Catania un mosaico di rinascite e sepolture architettoniche.

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