Catania, qualità dell'aria in peggioramento

Catania torna a fare i conti con l’inquinamento: il nuovo allarme di Lungomare Liberato apre un dibattito acceso su mobilità e salute pubblica. Ecco cosa sta succedendo

24 novembre 2025 10:18
Catania, qualità dell'aria in peggioramento - Credit foto Lungomare Liberato
Credit foto Lungomare Liberato
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l dibattito sulla qualità dell’aria a Catania torna al centro dell’attenzione dopo l’ultimo aggiornamento pubblicato da Lungomare Liberato, che avverte: "Pessime notizie per la nostra qualità dell'aria: i valori del biossido d'azoto sono tornati a salire, stiamo per raggiungere di nuovo la soglia limite". Un segnale preoccupante, soprattutto perché il biossido d’azoto (NO₂) è uno dei principali indicatori dell’inquinamento urbano legato al traffico. La città, già provata da anni di criticità ambientali, si trova dunque ancora una volta davanti a un campanello d’allarme che impone riflessioni urgenti.

Mobilità congestionata e progetti fermi

Gran parte del NO₂ che respiriamo deriva dai veicoli a combustione interna, ancora troppo numerosi sulle nostre strade. Ridurli significherebbe puntare con più decisione su mezzi pubblici efficienti e su percorsi sicuri per chi si muove a piedi o in bici. Proprio in questo contesto, mercoledì un lettore ha chiesto al sindaco Enrico Trantino che fine abbia fatto il BRT del viale Mario Rapisardi: un’infrastruttura già progettata e finanziata, considerata da molti cittadini essenziale. Il sindaco ha ribadito che il BRT è indispensabile, ma ostacolato dalle proteste di alcuni commercianti contrari alla sua realizzazione, preoccupati per la fine della doppia fila che oggi offre loro un indotto informale ma contribuisce pesantemente al caos e allo smog.

L’urgenza sanitaria e il dovere politico

Come ha sottolineato il post di Lungomare Liberato è proprio di fronte a un inquinamento che raggiunge livelli altissimi, secondo alcune stime anche molto più elevati rispetto ad altre città siciliane, che la mancata realizzazione del BRT appare una scelta difficile da giustificare. È noto che l’esposizione prolungata a inquinanti atmosferici come il biossido d’azoto può essere associata a un aumento del rischio di problemi cardiorespiratori e di altre condizioni gravi, contribuendo complessivamente a numerose morti premature ogni anno. Per questo il Comune non può permettersi di frenare lo sviluppo di infrastrutture di mobilità sostenibile per accontentare chi preferirebbe una città senza regole. Il progetto è già pronto, già pagato e rappresenta uno degli strumenti più importanti per ridurre il traffico e proteggere la salute dei cittadini. In questa situazione, "Il Sindaco ha il dovere di agire, facendo prevalere l’interesse collettivo".

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