I spettacolari coni di fuoco etnei che hanno cambiato per sempre il volto del vulcano

I Crateri Silvestri sull’Etna, formatisi nel 1892 vicino a Nicolosi, raccontano la potenza esplosiva del vulcano più alto d’Europa.

19 ottobre 2025 21:00
I spettacolari coni di fuoco etnei che hanno cambiato per sempre il volto del vulcano - Foto: pjt56/Wikipedia
Foto: pjt56/Wikipedia
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La nascita spettacolare dei crateri

Alle pendici meridionali dell’Etna, vicino a Nicolosi, si trovano i famosi Crateri Silvestri, tra le mete più visitate del vulcano. La loro origine è relativamente recente: risale all’eruzione del 1892, una delle più spettacolari e durature dell’Etna, che durò ben 173 giorni. Durante quell’evento, la lava e le esplosioni aprirono una lunga frattura, dando vita a una serie di coni eruttivi che si disposero a “bottoniera” lungo il fianco del vulcano.

Oggi i Crateri Silvestri, situati a circa 1900 metri di altitudine, rappresentano una tappa obbligata per chi percorre la strada che da Nicolosi sale verso il Rifugio Sapienza. Passeggiando lungo i bordi di questi coni inattivi, si possono osservare chiaramente le stratificazioni di ceneri e scorie vulcaniche, testimonianza viva della forza che li ha generati.

Un museo a cielo aperto

I Crateri Silvestri non sono solo un’attrazione turistica, ma un vero laboratorio naturale. Qui geologi, vulcanologi e studenti possono osservare con estrema chiarezza le dinamiche eruttive dell’Etna. La loro posizione, facilmente raggiungibile in auto e vicina agli impianti di risalita, ne fa anche un punto strategico per comprendere la relazione tra uomo e vulcano.

La zona offre un paesaggio unico: da un lato i coni scuri dei crateri, dall’altro la vista mozzafiato che spazia fino al mare Ionio e alla città di Catania. È questa combinazione tra scienza e spettacolo naturale a rendere i Crateri Silvestri uno dei luoghi più iconici dell’Etna.

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