Un varco monumentale nel cuore di Catania che racconta un'incredibile storia

Porta Uzeda a Catania, simbolo del barocco siciliano, unisce il Duomo al palazzo dei Chierici raccontando la rinascita della città.

28 settembre 2025 15:00
Un varco monumentale nel cuore di Catania che racconta un'incredibile storia - Foto: DominiumEst/Wikipedia
Foto: DominiumEst/Wikipedia
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Un varco monumentale nel cuore di Catania

Incastonata tra la cattedrale di Sant’Agata e il palazzo dei Chierici, la Porta Uzeda è uno dei simboli più affascinanti del centro storico di Catania. Venne realizzata nel 1696, pochi anni dopo il catastrofico terremoto del 1693, come parte del grande progetto di ricostruzione barocca della città. La porta, dedicata al viceré Juan Francisco Pacheco de Villena y Téllez-Girón, duca d’Uceda, rappresenta non solo un ingresso scenografico ma anche un segno tangibile della rinascita della città dalle macerie. Il suo arco imponente, in pietra calcarea e lavica, incornicia un passaggio che collega Piazza del Duomo con via Etnea e con la vita pulsante del centro urbano.

Simbolo della rinascita barocca siciliana

La Porta Uzeda non è solo un elemento architettonico: è il manifesto della Catania barocca. Inserita nel contesto urbano che oggi è patrimonio UNESCO, la sua posizione strategica rende evidente la volontà dei progettisti di integrare armonicamente chiese, palazzi e piazze in una scenografia monumentale. Varcarla significava entrare in un cuore cittadino completamente trasformato, dove il linguaggio del barocco celebrava potere e fede. Oggi la porta è uno degli scorci più fotografati di Catania, perché racchiude in sé la sintesi perfetta della città: la pietra nera dell’Etna accanto alla luminosità della calcarenite chiara, in un contrasto che racconta resilienza e bellezza.

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