Espulso dal Paese, ma rientra a Catania | Come è riuscito a ingannare la Polizia?
Arrestato un 23enne marocchino a Biancavilla: rientrato in Italia nonostante l'espulsione. Scopri i dettagli di questa operazione della Polizia! 🚔🇮🇹


Arrestato a Biancavilla un 23enne marocchino per violazione del divieto di espulsione
Biancavilla – Un intervento tempestivo della Polizia di Stato ha portato all’arresto di un giovane marocchino di 23 anni, già espulso dal territorio nazionale. L’operazione è stata condotta dagli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Adrano durante un controllo di routine, volto a prevenire e combattere la criminalità e forme di illegalità diffuse nel comune.
L’arresto è avvenuto mentre il 23enne si trovava in compagnia di altri due connazionali in una delle vie centrali di Biancavilla. Tuttavia, i poliziotti hanno subito notato che la posizione dei tre ragazzi non appariva chiara. A questo punto, gli agenti hanno deciso di effettuare ulteriori accertamenti presso gli uffici del Commissariato di via Della Regione ad Adrano.
Durante le verifiche, per due dei giovani è stata confermata la presenza delle necessarie procedure di regolarizzazione, mentre per il 23enne è emerso il sospetto di una violazione grave: era stato espulso e respinto alla frontiera marittima di Bari. Nonostante il divieto di rientro nel territorio nazionale e nell’Unione Europea per tre anni, il giovane era riuscito a fare ritorno in Italia.
L’arresto è avvenuto sulla base delle norme contenute nel Testo Unico sull’Immigrazione. È importante sottolineare che il 23enne mantiene la presunzione di innocenza, fino a prova contraria e condanna definitiva. L’Autorità Giudiziaria è stato prontamente informato del caso dal Pubblico Ministero di turno presso il Tribunale di Catania.
Successivamente, il giovane è stato trasferito nelle camere di sicurezza della Questura, in attesa di essere sottoposto a un giudizio per direttissima. In fase di udienza, il Giudice per le Indagini Preliminari ha convalidato l’arresto e ha disposto una misura cautelare, obbligando il 23enne alla presentazione giornaliera presso la polizia giudiziaria.
Questa operazione dimostra l’impegno costante della Polizia di Stato nel mantenere la sicurezza e l’ordine pubblico, garantendo un monitoraggio attento delle situazioni di illegalità nel territorio.