Smetti di cercare, le trovi solo qui: le 5 oasi siciliane che devi vivere senza telefonino

Spegni il telefono e riaccendi i sensi: tra riserve naturali, yoga e cammini digital-free, ecco la Sicilia autentica che rigenera corpo e mente.

A cura di Paolo Privitera
02 agosto 2025 12:00
Smetti di cercare, le trovi solo qui: le 5 oasi siciliane che devi vivere senza telefonino - Foto: Davide Mauro/Wikipedia - Cavagrande del Cassibile
Foto: Davide Mauro/Wikipedia - Cavagrande del Cassibile
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Week-end digital detox: la nuova tendenza parte dalla Sicilia

In un mondo dominato da notifiche e schermi, sempre più persone scelgono di staccare la spina e riscoprire la bellezza della connessione autentica. La nuova frontiera del benessere? Viaggiare offline, in mezzo alla natura selvaggia delle riserve siciliane. Dai sentieri dello Zingaro ai silenzi magici dello Stagnone, prende piede il turismo "digital detox", con ritiri consapevoli, meditazioni all’alba e cammini lenti senza social né selfie.

La proposta non è punitiva ma liberatoria: un invito a riconnettersi con se stessi e con l’ambiente, lasciando il telefono nello zaino per qualche ora o un intero weekend.

Riserve naturali: i luoghi perfetti per riscoprirsi

La Sicilia offre scenari ideali per questo tipo di esperienze. Nella Riserva dello Zingaro, pioniera dell’approccio digital-free, si organizzano cammini guidati con mindfulness, sessioni di yoga e incontri di scrittura a mano, per recuperare un contatto diretto e umano con ciò che ci circonda.

Anche nella Riserva dello Stagnone, tra saline e fenicotteri rosa, crescono le iniziative: osservazione delle stelle, concerti acustici e yoga tra i mulini a vento creano esperienze immersive e rigeneranti. Si dorme in tende glamping, si mangia locale, si conversa intorno al fuoco. Nessuna connessione, tranne quella con la natura.

Come dice Chiara, 29 anni, dopo un detox a Cavagrande del Cassibile: «All’inizio ti senti perso. Poi ritrovi il respiro, le cicale, i pensieri veri. È come riaccendere una parte di te».

Un nuovo turismo che lascia il segno (e toglie il Wi-Fi)

Questa tendenza non è una moda passeggera: si chiama turismo rigenerativo, e vuole creare valore per chi viaggia e per chi vive il territorio. In molte aree protette della Sicilia, stanno nascendo micro-progetti legati al benessere, all’artigianato e alla cura del paesaggio.

A San Vito Lo Capo, ad esempio, un’iniziativa coinvolge i visitatori nella pulizia dei sentieri e in cammini silenziosi, con un gesto simbolico finale: lasciare un sasso con una parola significativa sulla cima di una collina. Un modo per partecipare attivamente, restando scollegati dal digitale ma connessi al presente.

Le attività si svolgono in diverse riserve siciliane: Zingaro, Stagnone, Vendicari, Cavagrande, Nebrodi. I programmi includono camminate, yoga, laboratori creativi e silenzio guidato. Prenotare è consigliato, e al posto del powerbank, meglio portare un taccuino. Una volta spento il telefono, difficilmente vorrai riaccenderlo.

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