Rissa shock in discoteca a Catania | La Polizia sospende le autorizzazioni: cosa nasconde realmente il locale?
La discoteca di uno stabilimento balneare a Catania è sospesa per 10 giorni dopo una rissa. Sicurezza al primo posto! 🚓🌊

Sospesa l’attività di una discoteca a Catania dopo una rissa violenta
Catania, 16 agosto 2025 – La Polizia di Stato ha sospeso temporaneamente le autorizzazioni per la gestione di una discoteca situata all’interno di uno stabilimento balneare nella zona della scogliera. Il provvedimento è stato preso a seguito di una rissa scoppiata sulla pista da ballo durante una serata danzante, evento che ha sollevato preoccupazioni per la sicurezza pubblica.
L’intervento della Polizia è stato generato da una segnalazione di disordini all’interno del locale. Al momento dell’arrivo degli agenti della Squadra Volanti, la rissa era già terminata, ma il bilancio è stato preoccupante: un giovane è giunto in pronto soccorso riferendo di essere stato aggredito da un gruppo di persone all’interno del locale. Le sue dichiarazioni hanno portato alla luce una serie di contusioni e un trauma cranico facciale.
Gli agenti hanno immediatamente avviato accertamenti tramite la revisione di filmati e la raccolta di testimonianze per chiarire la dinamica dell’accaduto. La rissa, inizialmente scoppiata per motivi banali, è stata sedata dagli addetti alla sicurezza del locale, che hanno provveduto a allontanare i coinvolti senza verificare le condizioni del giovane ferito.
In considerazione della gravità della situazione, il Questore di Catania ha emesso un provvedimento di sospensione per dieci giorni delle autorizzazioni di gestione della discoteca. Tale decisione si basa sulle disposizioni dell’articolo 100 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza, che consente l’intervento dell’Autorità per preservare l’ordine pubblico e la sicurezza dei cittadini.
Gli atti redatti dalla Polizia sono stati inoltrati alla Divisione Polizia Amministrativa e Sociale della Questura, che ha curato l’istruttoria dell’emissione della sospensione. La mancata verifica delle condizioni di sicurezza del giovane aggredito da parte del gestore ha concorso alla decisione di fermare l’attività del locale.
L’autorità locale si conferma così in prima linea nella salvaguardia della comunità , sottolineando che anche le attività ricreative devono operare nel rispetto della legge e della sicurezza pubblica.