Etna, nuova eruzione di Ferragosto: lava e boati sotto l’occhio di INGVvulcani

Etna in movimento a metà agosto: ecco gli ultimi aggiornamenti del costante monitoraggio di INGVvulcani

A cura di Simona Lo Certo
14 agosto 2025 12:48
Etna, nuova eruzione di Ferragosto: lava e boati sotto l’occhio di INGVvulcani - Credit foto INGVvulcani
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Nella mattinata del 14 agosto 2025, l’Etna è tornato a dare segnali di dinamismo, attirando l’attenzione di vulcanologi e appassionati. Il personale dell’Osservatorio Etneo dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia è impegnato in rilievi sul campo, per monitorare con precisione lo sviluppo della situazione. L’attività, visibile anche a distanza, si manifesta in un contesto meteorologico favorevole all’osservazione, con il maestoso cono dell’Etna che mostra nuove sfumature di fumo e calore.

Una bocca effusiva lungo un allineamento già attivo in passato


Gli esperti hanno individuato la nuova bocca effusiva a quota circa 2980 metri sul livello del mare, in una posizione intermedia tra il cratere Bocca Nuova e il Cratere di Sud-Est. Nonostante si trovi leggermente più in basso rispetto a precedenti episodi, la sua collocazione ricalca l’allineamento delle aperture che hanno alimentato le eruzioni di febbraio-marzo e del 10 agosto 2025. Nel frattempo, il Cratere di Sud-Est continua a mostrare attività esplosiva, con proiezioni di lava incandescenti che restano in gran parte confinate all’interno dell’orlo craterico.


Segnali in crescita e possibili sviluppi


Il tremore vulcanico si mantiene su valori medi ma con una tendenza all’aumento, con le sorgenti localizzate a circa 3000 metri in prossimità del Cratere di Sud-Est. L’attività infrasonica, moderata, proviene soprattutto dal Cratere di Nord-Est. I dati delle reti di monitoraggio delle deformazioni del suolo, per ora, non evidenziano variazioni rilevanti. Tuttavia, la combinazione tra incremento del tremore, alimentazione continua del flusso lavico e persistente attività esplosiva potrebbe preludere a un’intensificazione dell’eruzione nelle prossime ore, motivo per cui l’evoluzione viene seguita minuto per minuto dagli specialisti.

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