Un cambiamento sta facendo scalpore | La Villa Bellini di Catania non è più quella di prima
Scopri la storia della Villa Bellini di Catania: da labirinto nobiliare a cuore verde della città, tra arte, natura e curiosità.

Dalle origini nobiliari al patrimonio cittadino
Nel cuore pulsante di Catania, sorge un luogo che ha attraversato i secoli, trasformandosi da esclusivo giardino nobiliare a simbolo identitario per tutti i catanesi: la Villa Bellini, nota affettuosamente come 'a Villa. Le sue origini risalgono al Settecento, quando il principe Ignazio Paternò Castello di Biscari lo fece realizzare secondo le mode dell'epoca, con intricati labirinti di siepi, statue e fontane zampillanti.
Dopo la morte del principe nel 1786, il giardino cadde in abbandono fino al 1854, quando il Comune di Catania lo acquistò con l'intento di trasformarlo in un parco pubblico. I lavori di ristrutturazione, affidati all'architetto Ignazio Landolina, iniziarono nel 1863 e si conclusero nel 1883 con l'inaugurazione ufficiale del giardino.
Un'oasi verde nel cuore di Catania
Estendendosi su una superficie di circa 71.000 m², la Villa Bellini offre ai visitatori una varietà di paesaggi e attrazioni. All'ingresso principale su Via Etnea, una maestosa scalinata conduce a una grande vasca centrale, un tempo abitata da cigni, e oggi adornata da fontane e sculture.
Il giardino è caratterizzato da due collinette simmetriche:
- La Collina Sud, che ospita il Chiosco della Musica, una struttura in ferro battuto costruita nel 1879, utilizzata per concerti e eventi culturali.
- La Collina Nord, un tempo sede di un padiglione in stile cinese, distrutto da un incendio nel 2001 e mai ricostruito.
Tra le peculiarità del parco, spiccano l'orologio floreale e il calendario vegetale, realizzati con piante sempreverdi e aggiornati quotidianamente dai giardinieri.
Il viale degli Uomini Illustri
Uno dei luoghi più suggestivi del giardino è il Viale degli Uomini Illustri, inaugurato nel 1880. Lungo questo viale, si possono ammirare i busti di personaggi celebri della storia italiana e catanese, tra cui Giuseppe Mazzini, Giovanni Verga e Vincenzo Bellini, a cui il giardino è dedicato.
Questo viale rappresenta un vero e proprio percorso nella memoria storica e culturale della città, offrendo ai visitatori un'occasione per riflettere sulle figure che hanno contribuito a plasmare l'identità di Catania.
Un tempo rifugio per animali esotici
Negli anni '60, la Villa Bellini ospitava un piccolo zoo, con voliere per uccelli esotici, anatre, oche, cigni, scimmie e persino un elefante indiano donato da un circo di passaggio. Questa attrazione era molto amata dai bambini e dalle famiglie catanesi, rendendo il parco un luogo di svago e apprendimento.
Purtroppo, a causa di difficoltà economiche e mancanza di manutenzione, lo zoo fu progressivamente smantellato, e oggi restano solo i ricordi di quel periodo.
Un palcoscenico per la musica e la cultura
Il Chiosco della Musica ha ospitato nel corso degli anni numerosi concerti e rappresentazioni teatrali, diventando un punto di riferimento per la vita culturale di Catania. Ancora oggi, durante i mesi estivi, il giardino accoglie eventi musicali e spettacoli, mantenendo viva la tradizione di luogo di incontro e intrattenimento per i catanesi.
Curiosità: l'orologio floreale e il calendario vegetale
Una delle attrazioni più affascinanti della Villa Bellini è l'orologio floreale, situato sulla collinetta centrale. Realizzato con piante sempreverdi, l'orologio è accompagnato da un calendario vegetale che indica giorno, mese e anno, aggiornato quotidianamente dai giardinieri del parco. Questa caratteristica unica rende il giardino non solo un luogo di bellezza naturale, ma anche un simbolo della dedizione e dell'attenzione che la città di Catania riserva ai suoi spazi verdi.
