Un borgo siciliano sulla bocca di tutti | Premiato nel cuore delle Madonie per il suo turismo senza barriere
Nel cuore della Sicilia c’è un piccolo gioiello che conquista ancora una volta un riconoscimento nazionale per inclusività e accessibilità: ecco qual è il borgo che mette tutti sullo stesso piano.

Il borgo che accoglie tutti, senza distinzioni
Nel cuore delle Madonie, tra boschi verdi e atmosfere medievali, c’è un borgo che sta riscrivendo il concetto di ospitalità. Non con slogan, ma con fatti concreti. È qui che, per la seconda volta consecutiva, arriva la “Bandiera Lilla”, il riconoscimento riservato alle realtà che investono seriamente sull’accessibilità per tutti, senza esclusioni.
A riceverla è Geraci Siculo, piccolo comune in provincia di Palermo, dove la bellezza incontra la funzionalità: un luogo che dimostra come anche i borghi arroccati possano diventare modelli di inclusione.
Un premio che guarda lontano
La Bandiera Lilla nasce nel 2012 con un obiettivo preciso: premiare chi costruisce un turismo davvero accessibile. Chi abbatte barriere architettoniche, chi pensa a servizi per disabilità visive, motorie e sensoriali, chi si sforza per rendere gli eventi e i luoghi culturali fruibili da tutti.
A convincere la giuria non è stato solo quanto fatto finora, ma soprattutto la visione di lungo termine: Geraci ha progetti chiari, idee solide e una forte volontà di continuare a migliorare.
Tecnologia e tradizione insieme per l’inclusione
Il borgo si è dotato di pannelli in Braille e LIS, QR code interattivi, audioguide e video-guide su piattaforme accessibili. E anche se la conformazione geografica non è delle più semplici, la volontà supera gli ostacoli naturali.
Merito dell’amministrazione guidata da Luigi Iuppa, che dichiara:
“Siamo onorati di ricevere ancora una volta questo riconoscimento. Lavoreremo senza sosta per rendere il nostro borgo ancora più fruibile e accogliente per tutti”.
Un esempio per l’Italia
Geraci Siculo non è solo una meta per chi cerca relax e autenticità: è un esempio concreto di come un piccolo centro possa fare grandi cose, con attenzione, rispetto e innovazione. E mentre molti parlano di inclusione, qui la si realizza davvero, passo dopo passo, pietra dopo pietra.
