Il segreto che ha fatto grande il calcio catanese | L’incredibile impresa di Angelo Massimino che nessuno conosce
Angelo Massimino, l'uomo che trasformò il Calcio Catania in una leggenda amata dai catanesi. Ecco la sua storia vera e pazzesca.

Il cuore di un uomo solo: ANGELO MASSIMINO
Angelo Massimino non era un presidente qualunque: era l’anima pulsante del Calcio Catania, il simbolo di una città intera che amava il calcio più della ragione stessa. Nato a Catania nel 1927, figlio di emigrati tornati dal Venezuela, inizia come imprenditore nel campo dell’edilizia, ma il suo vero sogno era portare il calcio catanese ai massimi livelli.
Un visionario senza paura
Nel 1968 prende le redini del Calcio Catania, ereditando una squadra in bilico tra Serie B e Serie C. In pochi anni, con coraggio, investimenti personali e una passione fuori dal comune, la porta in Serie A nel 1970, facendo esplodere di gioia un'intera città. Era un uomo diretto, amato e odiato, ma mai ignorato. La sua visione era semplice: "Il Catania ai catanesi, sempre!"
Una Serie A conquistata con il sudore
L'epoca d’oro di Massimino si consolida tra il 1969 e il 1983, quando riesce per ben tre volte a portare i rossazzurri in Serie A. Una delle imprese più memorabili avviene nel 1983, quando contro ogni pronostico il Catania torna nella massima serie grazie a una squadra di guerrieri e un tifo infuocato.
Il presidente più amato (e imitato)
Massimino era noto per i suoi modi coloriti, il dialetto stretto e l’umanità disarmante. Le sue interviste, divenute iconiche, sono ancora oggi imitate e citate nei bar, nelle radio e nelle curve. Era uno di quei personaggi capaci di trasformare ogni dichiarazione in un evento mediatico. La sua figura era così popolare da diventare un simbolo folkloristico del calcio italiano.
La tragedia e l’amore eterno dei catanesi
Morì nel 1996 in un tragico incidente stradale sulla Catania-Palermo, mentre tornava da una trasferta della sua amata squadra. La città si fermò letteralmente, con funerali pubblici che videro la partecipazione di migliaia di catanesi in lacrime. Nel 2002, per omaggiarlo, lo stadio Cibali venne ribattezzato Stadio “Angelo Massimino”, il vero tempio del tifo rossazzurro.
Curiosità: ancora oggi viene ricordato nelle curve
Angelo Massimino ha lasciato un’impronta indelebile non solo nella storia del club, ma nell’identità della città stessa. Ancora oggi, il suo nome viene urlato nelle curve, citato nei cori, scritto sugli striscioni. È l’uomo che ha fatto capire a tutta Italia che il calcio, a Catania, è molto più che uno sport: è cultura, è identità, è sangue.