Il dolce che fa impazzire i catanesi | Il segreto delle "crispelle di riso" che nessuno ti ha mai raccontato
Le crispelle di riso o zeppole r, orgoglio dolce di Catania: storia, ricetta e segreti di una tradizione che conquista i catanesi da secoli.

Un dolce antico quanto i catanesi
Le crispelle di riso, dette anche "zeppole di riso" non sono solo una prelibatezza dolce, ma un vero simbolo della gastronomia catanese. La loro storia affonda le radici nei secoli passati, precisamente nel periodo della dominazione spagnola in Sicilia (XVII secolo). Da allora, questo dolce semplice a base di riso fritto, miele e zucchero a velo è diventato immancabile sulle tavole delle famiglie di Catania, specialmente durante le festività di San Giuseppe e Santa Lucia.
Crispelle di riso: ingredienti semplici, risultato straordinario
L’ingrediente base delle crispelle è il riso cotto nel latte con cannella, scorza d’arancia e zucchero, fino a ottenere una consistenza cremosa. Dopo il raffreddamento, si modellano a mano delle piccole crocchette, che vengono poi fritte in abbondante olio bollente. L’ultimo tocco è dato da una generosa irrorazione di miele caldo e una spolverata di zucchero a velo. Il risultato è un dolce morbido dentro, croccante fuori e intensamente aromatico.
Il segreto custodito dai pasticceri catanesi
Il vero segreto delle crispelle di riso sta nella loro consistenza. Non basta infatti seguire la ricetta tradizionale, ma bisogna prestare attenzione alla giusta proporzione tra riso e latte, al tipo di miele utilizzato (preferibilmente miele di zagara, proveniente dagli agrumi locali) e soprattutto alla temperatura dell’olio durante la frittura. I pasticceri catanesi custodiscono gelosamente questi dettagli, tramandati di generazione in generazione.
Crispelle e festività: un binomio inscindibile
A Catania, le crispelle di riso non sono soltanto un dolce ma anche una vera e propria tradizione religiosa e culturale. Sono immancabili nel giorno di Santa Lucia (13 dicembre), quando per tradizione si consumano cibi non a base di grano, e durante la festa di San Giuseppe (19 marzo), patrono dei falegnami e degli artigiani. Le crispelle rappresentano in questi giorni il simbolo di abbondanza e prosperità, come recita la tradizione locale.
Una ricetta che ha attraversato il Mediterraneo
In realtà, le origini delle crispelle di riso risalgono a ricette arabe importate in Sicilia nel Medioevo. Gli arabi portarono sull’isola l’uso del riso dolce e dei dolci fritti immersi nel miele, da cui deriva la tradizione catanese delle crispelle. Nel corso dei secoli, questa ricetta si è evoluta, adattandosi agli ingredienti locali siciliani, e diventando così un simbolo della gastronomia tipica catanese.
Curiosità: cibo di strada e dolce aristocratico
Le crispelle non sono solo un dolce casalingo, ma anche uno dei simboli dello street food catanese. In passato erano vendute da ambulanti nei quartieri popolari, mentre oggi si trovano nelle migliori pasticcerie della città, dove vengono servite anche in versioni innovative, con farciture diverse o accompagnate da gelato e crema pasticcera.