Chi l'ha provato non riesce a smettere di parlarne | Un tesoro verde in Sicilia che sta sorprendendo tutti
Lo trovi tra i muretti a secco e i sentieri polverosi, ma basta poco per trasformarlo in un piatto da sogno. In Sicilia lo chiamano “tesoro selvatico”... e profuma di casa.

Un’eredità verde sotto i piedi: il tesoro che in Sicilia si cucina, si raccoglie, si tramanda
In Sicilia, basta camminare tra gli ulivi contorti e i muretti a secco per scoprire un patrimonio nascosto. Non parliamo di monumenti o opere d’arte, ma di foglie, fiori e aromi selvatici: un’eredità commestibile che nasce senza chiedere nulla in cambio.
Le chiamano “zìculi”, “finucchieddi”, “carduna”. Crescono libere, forti, e quando entrano in cucina diventano poesia contadina.
Dal finocchietto selvatico, che profuma le sarde come se fosse nato per loro, alla borragine, che con quei fiori blu sembra un’opera d’arte in mezzo alla terra: queste erbe spontanee non sono solo ingredienti, sono memoria, tradizione e sapienza tramandata.
E se il cavolicello è piccante e timido, il cardo selvatico è pungente e fiero. Serve rispetto per raccoglierli, e un po’ di talento per cucinarli. Ma quando finiscono nel piatto, raccontano la Sicilia più autentica.
La chef Bonetta Dell’Oglio ne ha fatto una bandiera, trasformando il semplice in straordinario. Qui ti proponiamo due ricette che sanno di sole e di semplicità antica, dove le erbe spontanee diventano protagoniste silenziose e profumate.
Tagliatelle con crema di erbe spontanee, brunoise di Ragusano e fiori selvatici (per 4 persone)
Ingredienti:
- 320 g di tagliatelle fresche
- 1 mazzetto ciascuno di sinapa, giri, finocchietto selvatico e cavolicelli
- 1 spicchio d’aglio
- Scorza di limone grattugiata
- 50 g olio extravergine d’oliva
- 100 g di Ragusano o Palermitano stagionato a cubetti
- Sale q.b.
- Fiori selvatici per guarnire
Preparazione:
Sbollenta separatamente tutte le verdure in acqua salata per 2-3 minuti, raffreddale subito in acqua e ghiaccio. Frullale con aglio, metà olio e un pizzico di sale fino a ottenere una crema. Cuoci le tagliatelle nell'acqua usata per il finocchietto. Scolale e saltale con la crema, aggiungendo il resto dell’olio. Impiatta a nido, aggiungi i dadini di formaggio, la scorza di limone e fiori freschi.
Bruschetta di foglioline spontanee, fiori selvatici, aglio e mandorle (alla maniera di Aldo Bongiovanni, per 4 persone)
Ingredienti:
- 4 fette di pane siciliano (tumminia o grano duro)
- Foglie tenere di erbe spontanee (borragine, cicoria, sinapa, brassicacee giovani)
- Petali di papavero, fiori commestibili (malva, calendula, viole…)
- 1 spicchio d’aglio
- 40 g di mandorle pelate
- 50 ml olio EVO (Nocellara o Tonda Iblea)
- Sale grosso
Preparazione:
Lava e asciuga le erbe. In un mortaio pesta aglio, sale, mandorle e un po’ d’olio. Aggiungi le foglie e frulla brevemente per ottenere un composto rustico. Tosta il pane, spalmaci sopra il composto e guarnisci con i fiori freschi.
Hai mai pensato che il vero lusso della cucina siciliana cresca spontaneamente sotto i piedi?
In Sicilia, il gusto è selvatico. E sa di libertà.