C’è un borgo in Sicilia dove il tempo si è fermato | Sembra abbandonato, ma nasconde una storia dimenticata
Una manciata di edifici circondati dal silenzio. Costruito per un sogno mai realizzato, oggi è riscoperto da chi ama i luoghi che nessuno visita (più).

Il borgo (quasi) fantasma nel cuore della Sicilia
In un angolo appartato della provincia di Siracusa, dove il tempo sembra essersi arreso, esiste un borgo poco conosciuto ma profondamente evocativo. Qui il silenzio è padrone e ogni edificio racconta una storia interrotta.
Stiamo parlando di Borgo Rizza, nato tra gli anni Trenta e Quaranta come parte di un ambizioso progetto del regime fascista per la colonizzazione del latifondo siciliano. L’obiettivo? Dare forma a un nuovo modello di insediamento agricolo e sociale. Il risultato, però, è rimasto incompleto: il borgo è stato abitato per poco tempo e poi dimenticato.
Dove si trova Borgo Rizza
Il borgo sorge in contrada Tummarello, nel territorio di Carlentini, ed è facilmente raggiungibile percorrendo la Strada Provinciale 9 Carlentini-Sortino. Il suo nome fu dedicato ad Angelo Rizza, figura elevata a simbolo dal regime, dopo la sua uccisione nel 1921.
Borgo Rizza fu progettato per offrire servizi a tutta l’area rurale circostante: dalla scuola alla Casa del Fascio, dall’ambulatorio medico alla caserma dei carabinieri, fino a botteghe artigiane, una trattoria e una chiesa con canonica. Era dotato perfino di impianto idrico e fognario: pronto per vivere, ma mai vissuto davvero.
La rinascita (parziale) grazie a chi ama l’abbandono
Negli ultimi anni, l’associazione "Ascosi Lasciti" ha riportato alla luce questo luogo dimenticato. Il borgo è stato inserito tra le tappe del “Borgo dei Tesori Fest”, e oggi tre edifici sono stati recuperati grazie a fondi europei.
📍 In uno di essi soggiornano studenti delle università di Tor Vergata, Stoccolma e Basilea, impegnati in progetti di ricerca e scavi.
📍 Le strutture ristrutturate vengono usate per incontri istituzionali e campi scuola.
📍 È attivo un sistema di videosorveglianza per proteggerlo dal vandalismo.
Com’è oggi Borgo Rizza
Passeggiare tra i suoi edifici è come entrare in un romanzo interrotto. Il borgo non è mai stato venduto, né trasformato in una vera frazione abitata. Tuttavia, si presenta in buone condizioni strutturali, e anche se il tempo e l’abbandono hanno lasciato il segno, l’atmosfera resta intatta.
È visitabile, anche autonomamente, ma chi desidera scoprirne ogni angolo può rivolgersi alle associazioni che ne custodiscono la memoria.
Un luogo sospeso tra passato e futuro
Borgo Rizza non è un’attrazione da cartolina, ma è una finestra sulla Sicilia che poteva essere. Un progetto ambizioso, poi lasciato a metà. Un simbolo di come le intenzioni della storia possano perdersi, ma anche di come la memoria e la passione possano ridare voce ai luoghi dimenticati.
Chi ama i borghi silenziosi e le storie mai concluse, qui troverà pane per i suoi occhi e per la sua curiosità.