C'è un angolo di Sicilia che ha rubato la scena a Hollywood | Il film che non conosci che divenne leggendario

Aci Trezza fu teatro di un evento storico: Visconti girò un film che fece conoscere Catania al mondo intero. Ecco la storia vera.

A cura di Paolo Privitera
21 giugno 2025 21:00
C'è un angolo di Sicilia che ha rubato la scena a Hollywood | Il film che non conosci che divenne leggendario - Foto: Errix/Wikipedia
Foto: Errix/Wikipedia
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Il capolavoro che accese i riflettori su Aci Trezza

Nel 1948, un piccolo borgo marinaro della provincia di Catania, Aci Trezza, fu scelto da Luchino Visconti come ambientazione per un film che avrebbe rivoluzionato il cinema italiano: “La Terra Trema”. Non fu solo un film: fu un evento storico. Per la prima volta, il realismo veniva messo in scena usando persone vere, non attori. E proprio lì, tra le reti da pesca e i faraglioni, nacque il Neorealismo cinematografico più puro.

Una rivoluzione cinematografica made in Catania

Visconti scelse pescatori veri, uomini e donne del posto, gente comune di Aci Trezza, che non aveva mai visto una cinepresa in vita sua. Nessun copione rigido: il dialetto catanese e le loro espressioni genuine divennero protagonisti assoluti. Il film fu tratto da “I Malavoglia” di Giovanni Verga, ma Visconti lo trasformò in qualcosa di nuovo, potente e autentico.

Il paesaggio come protagonista

In “La Terra Trema”, la luce, il mare, le barche, i volti segnati dal sole sono parte integrante del racconto. Aci Trezza non è solo sfondo, è personaggio vivo. Il mare di Catania, con la sua doppia anima – bellezza e pericolo – guida le vicende dei Valastro, famiglia di pescatori in lotta contro la povertà e l’ingiustizia.

Una pellicola ignorata in patria, celebrata all’estero

Nonostante la bellezza e la forza del film, in Italia fu un flop commerciale. I toni troppo realistici, la denuncia sociale diretta, l’uso del dialetto stretto, non furono capiti dal pubblico dell’epoca. Ma all’estero, “La Terra Trema” fu accolta come un capolavoro: vinse il Leone d’Argento alla Mostra di Venezia e fu amato in Francia e negli Stati Uniti, proiettato a New York con sottotitoli inglesi.

Un film girato tra difficoltà e passione

Il set fu un’impresa: il budget era basso, la troupe dormiva nelle case dei pescatori, le riprese durarono mesi. Visconti stesso confessò che fu il suo film più difficile, ma anche quello a cui era più legato. Ogni scena era curata nei minimi dettagli, e Aci Trezza si trasformò in un set a cielo aperto, con intere giornate passate a cercare la luce giusta o a spiegare le battute ai protagonisti non professionisti.

I catanesi diventano protagonisti del cinema mondiale

Tra i “non attori” scelti da Visconti ci furono Antonio Arcidiacono, Agnese Giammona, Giuseppe Arcidiacono, veri pescatori e cittadini di Aci Trezza. Molti di loro non avevano mai visto un film prima di girarne uno. Alcuni finirono in copertina su riviste internazionali, portando un pezzo di Catania nel mondo.

La memoria viva di “La Terra Trema”

Ancora oggi, Aci Trezza custodisce il ricordo di quel film. Ogni estate, si organizzano proiezioni pubbliche all’aperto, mostre fotografiche, visite ai luoghi del set. Una targa ricorda l’impresa di Visconti, e in paese c’è ancora chi racconta come la propria nonna recitò una scena o cucinò per il regista. Per molti catanesi, quel film è un’eredità viva.

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