Un guardiano silenzioso dell'Etna | Il pino misterioso e la sua maestosità nei boschi etnei

Scopri il Pino Laricio, l'albero che domina i boschi dell'Etna e caratterizza il paesaggio naturale di Catania. Esplora le sue peculiarità, la distribuzione e il ruolo ecologico che svolge nel territorio catanese.

A cura di Paolo Privitera
11 maggio 2025 12:00
Un guardiano silenzioso dell'Etna | Il pino misterioso e la sua maestosità nei boschi etnei - Foto: Myrabella/Wikipedia
Foto: Myrabella/Wikipedia
Condividi

Il Pino Laricio (Pinus nigra subsp. laricio) è una sottospecie di pino nero che si distingue per la sua imponenza e adattabilità. Sull'Etna, questo albero rappresenta una componente fondamentale del paesaggio forestale, contribuendo in modo significativo all'ecosistema locale. Sei pronto a scoprire che il Pino Laricio non è solo un albero, ma un vero e proprio simbolo della natura catanese?​

Caratteristiche Morfologiche

Il Pino Laricio può raggiungere altezze notevoli, spesso superiori ai 30 metri, con esemplari che sfiorano i 40-50 metri. La sua chioma, inizialmente conica, tende a diventare più aperta e irregolare con l'età. La corteccia, di colore grigio-bruno scuro, presenta profonde fessure verticali, soprattutto negli esemplari più maturi. Gli aghi, sottili e rigidi, misurano tra gli 8 e i 16 cm e sono di colore verde scuro. I coni, o strobili, lunghi fino a 8 cm, maturano e si aprono tre anni dopo l'impollinazione, rilasciando semi alati. ​

Distribuzione sull'Etna

Sull'Etna, il Pino Laricio domina la fascia altitudinale compresa tra i 1.000 e i 1.500 metri. In queste zone, forma estese pinete che contrastano con le formazioni di latifoglie circostanti. La sua capacità di adattarsi ai suoli vulcanici e di colonizzare rapidamente le colate laviche recenti lo rende una specie pioniera nell'ecosistema etneo. ​

Adattamenti Ecologici

Il Pino Laricio è noto per la sua straordinaria resistenza agli sbalzi termici. Sull'Etna, sopporta escursioni che vanno dai caldi estivi superiori ai 30°C alle rigide temperature invernali sotto lo zero. La sua tolleranza alle nevicate abbondanti e la capacità di crescere su suoli rocciosi e vulcanici lo rendono ideale per l'ambiente etneo. Inoltre, la sua abbondante produzione di resina lo protegge da parassiti e malattie. ​

Importanza Storica ed Economica

Storicamente, il legno del Pino Laricio è stato ampiamente utilizzato per la costruzione navale, grazie alla sua robustezza e resistenza. La resina, ricavata tramite incisioni praticate sul tronco, veniva impiegata come isolante e combustibile per torce. Queste pratiche hanno avuto un ruolo significativo nell'economia locale delle comunità catanesi. ​

Esemplari Storici: Lo "Zappinazzu"

Uno degli esemplari più celebri sull'Etna è lo "Zappinazzu", un pino laricio situato nella Pineta Ragabo, vicino Linguaglossa. Questo albero monumentale, con un'età stimata di circa 300 anni, raggiunge un'altezza di 31 metri e un diametro di quasi 2 metri. La sua imponenza lo rende una testimonianza vivente della storia naturale dell'Etna. ​

Curiosità Finale

Forse non tutti sanno che il Pino Laricio presente sull'Etna potrebbe aver colonizzato l'area circa 350.000 anni fa, migrando dall'Aspromonte alla fine del Quaternario. Questo suggerisce un'antica connessione ecologica tra le regioni calabresi e siciliane, evidenziando la straordinaria capacità di adattamento di questa specie. ​

Il Pino Laricio non è solo un elemento distintivo del paesaggio etneo, ma rappresenta anche un simbolo della resilienza e della bellezza naturale che caratterizzano il territorio di Catania. La sua presenza continua a influenzare l'ecosistema locale, offrendo rifugio a numerose specie animali e contribuendo alla stabilità del suolo vulcanico.

Le migliori notizie, ogni giorno, via e-mail

Il Fatto di Catania sui social