Cambiamento sconvolgente nell’Etna | I satelliti stanno rivelando qualcosa che nessuno si aspettava
Scopri come i satelliti monitorano l'Etna per proteggere Catania: tecnologie avanzate e collaborazione internazionale per la sicurezza.

Un occhio dallo spazio per l’Etna
L'Etna, il vulcano attivo più alto d'Europa, è costantemente monitorato grazie a un sofisticato sistema di osservazione satellitare gestito dall'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV). Questo sistema consente di rilevare in tempo reale deformazioni del suolo, emissioni di gas e variazioni termiche, fornendo dati cruciali per la previsione delle eruzioni e la sicurezza dei catanesi.
Tecnologie avanzate per la sicurezza
Il monitoraggio satellitare dell'Etna utilizza tecniche avanzate come l'interferometria radar (InSAR) e l'analisi multispettrale per osservare i cambiamenti nella struttura del vulcano. Queste tecnologie permettono di individuare segnali precursori di attività eruttiva, come rigonfiamenti del terreno o variazioni nella composizione dei gas emessi.
Collaborazione internazionale e dati in tempo reale
Il sistema di sorveglianza dell'Etna è parte di una rete di monitoraggio che coinvolge anche l'Agenzia Spaziale Europea (ESA) e il programma Copernicus. I dati raccolti sono condivisi con la Protezione Civile e le autorità locali, permettendo una risposta tempestiva in caso di emergenza.
Curiosità: un'eruzione "nascosta" svelata dai satelliti
Nel maggio 2023, un'eruzione dell'Etna è passata inosservata a causa delle condizioni meteorologiche avverse. Tuttavia, grazie al monitoraggio satellitare e all'uso di droni, gli scienziati sono riusciti a rilevare l'attività vulcanica, dimostrando l'importanza di queste tecnologie nella sorveglianza dei vulcani.