Rivendita di Veicoli a Catania: Scoperta una Discarica Inquinante! | La Polizia Ha Sorpreso un Abuso Scioccante!
Scoperta a Grammichele una discarica abusiva di liquami e rifiuti. La Polizia di Stato sequestra l’area e denuncia il responsabile! ♻️🚨

Grammichele, scoperta una discarica di liquami inquinanti: denunciato un meccanico abusivo
La Polizia di Stato di Catania ha portato a termine un’importante operazione di controllo nel territorio di Grammichele, rivelando la presenza di una discarica di liquami potenzialmente inquinanti. L’intervento, condotto dagli agenti della polizia giudiziaria del Compartimento Sicilia Orientale, ha svelato una situazione allarmante legata a un’officina meccanica completamente abusiva.
Durante i controlli in una rivendita di veicoli industriali, gli agenti hanno scoperto un capannone di circa 200 metri quadri dove si svolgeva, senza alcuna autorizzazione, l’attività di vendita e riparazione di veicoli. L’indagine ha portato all’identificazione dei due parenti intestatari della ditta, svelando una rete di pratiche illecite che mettono a rischio la salute ambientale del territorio.
Le ispezioni si sono estese anche nelle aree circostanti il capannone, dove sono stati rinvenuti contenitori di oli minerali, batterie esauste, rottami ferrosi e metalli non ferrosi, confermando la presenza di una vera e propria discarica abusiva a cielo aperto. Tra i ritrovamenti più preoccupanti, un escavatore parcheggiato nell’area, che perdeva copiosamente olio, contribuendo a inquinare una sorgente d’acqua vicina, utilizzata per il pascolo di animali provenienti dai terreni limitrofi.
La situazione ha richiesto il sequestro immediato dell’intera area, al fine di effettuare tutti gli approfondimenti necessari e avviare gli interventi di bonifica indispensabili per limitare i danni ambientali. Gli agenti della Polizia Stradale, a fronte di questi gravi reati, hanno denunciato il responsabile della ditta all’Autorità Giudiziaria. L’imputazione riguarda l’esercizio di attività abusiva di autoriparatore e la gestione irresponsabile dei rifiuti generati da questa pratica, sottolineando il rischio significativo per la salute pubblica e per l’ambiente.
È fondamentale, ora più che mai, mantenere alta l’attenzione su simili situazioni che, se non trattate con la dovuta serietà, possono avere ripercussioni irreversibili. La presunzione di innocenza dell’indagato rimane valida fino a una sentenza definitiva, ma la scoperta della Polizia di Stato ha messo in luce un fenomeno di illegalità che richiede un intervento immediato e decisivo.