Il Monte Gemmellaro | Il cono laterale dimenticato dell’Etna che sorprende anche i catanesi

A pochi passi dalle mete più conosciute dell’Etna si nasconde il Monte Gemmellaro, un cono laterale poco noto ma ricco di storia e fascino. Un luogo da riscoprire per i catanesi.

A cura di Paolo Privitera
29 aprile 2025 21:00
Il Monte Gemmellaro | Il cono laterale dimenticato dell’Etna che sorprende anche i catanesi - Foto: Alfio Nicoloso
Foto: Alfio Nicoloso
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Un cono dimenticato tra colate e crateri più famosi

L’Etna è un vulcano ricco di meraviglie geologiche e panoramiche, eppure non tutte ricevono l’attenzione che meritano. È il caso del Monte Gemmellaro, un cono laterale situato a sud-est del cratere sommitale, spesso ignorato dagli itinerari turistici più battuti, ma molto amato dagli escursionisti locali, soprattutto catanesi.

Il monte si trova a circa 2.050 metri di quota, nella zona della Montagnola e vicino alla celebre Valle del Bove, ed è raggiungibile attraverso sentieri poco battuti ma spettacolari, immersi tra boschi di pino laricio e antiche colate laviche.

Chi era Carlo Gemmellaro?

Il monte prende il nome da Carlo Gemmellaro, geologo e medico catanese dell’Ottocento, uno dei padri fondatori della vulcanologia italiana.
Gemmellaro fu tra i primi a documentare con metodo scientifico le eruzioni dell’Etna, osservando i fenomeni naturali e tracciando mappe, analizzando la morfologia dei crateri e i movimenti del magma.

Il cono che porta il suo nome si formò in seguito a un’eruzione laterale nel XIX secolo, ed è oggi uno dei tanti “figli” minori del vulcano madre.

Perché è un luogo speciale per chi ama l’Etna

Il Monte Gemmellaro rappresenta un punto privilegiato per:

  • osservare da vicino le colate laviche storiche, in particolare quelle del 1892 e del 1971
  • ammirare il profilo del cratere centrale dell’Etna, con un punto di vista laterale e suggestivo
  • immergersi nella tranquillità, lontano dalle folle del Rifugio Sapienza o di Piano Provenzana

Da questo punto, in giornate limpide, è possibile spaziare con lo sguardo fino al mare di Catania, alle colline di Belpasso e Paternò, e persino intravedere le coste calabresi.

Un’escursione per intenditori

L’accesso al Monte Gemmellaro è possibile da più punti, ma il sentiero più diretto parte dal sentiero 701 del CAI, che si stacca dalla Strada Provinciale 92, vicino alla stazione di arrivo della funivia dell’Etna.

Il tracciato è di difficoltà media, con un dislivello contenuto ma su terreno lavico e sassoso. Si consiglia abbigliamento da escursionismo, scorte d’acqua e, se possibile, guida autorizzata, in particolare se si vuole proseguire verso l’area sommitale, spesso soggetta a restrizioni.

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