Il bosco di Betulle dell’Etna | Il verde che incanta i catanesi tra lava e neve
Un bosco bianco tra la lava nera dell’Etna? Esiste davvero, ed è l’unico in Italia. Scopri perché il bosco di betulle etnee è un tesoro naturalistico che tutti i catanesi dovrebbero conoscere.

Un bosco che non dovrebbe esserci, eppure c’è
Nel cuore del versante settentrionale dell’Etna, a quota compresa tra i 1.400 e i 2.000 metri, si trova un luogo che lascia senza fiato: il bosco di Betula aetnensis, comunemente chiamato bosco di betulle dell’Etna.
È un unicum botanico in Italia e in tutta l’Europa meridionale: l’unico bosco di betulle autoctone che nasce e cresce spontaneamente su suolo vulcanico.
La Betula aetnensis: la regina bianca dell’Etna
La specie che popola questo bosco si chiama Betula aetnensis Raf., un albero endemico dell’Etna, classificato per la prima volta dal botanico Rafinesque nel XIX secolo.
A differenza delle betulle nordiche, questa pianta ha adattamenti unici che le permettono di resistere al freddo, al vento e alla scarsità di acqua, in un ambiente estremo dove pochi alberi riescono a sopravvivere.
I suoi tronchi bianchi, che si stagliano contro la lava nera, creano uno dei paesaggi più suggestivi dell’intero Parco dell’Etna.
Dove si trova esattamente il bosco
Il bosco di betulle si sviluppa principalmente lungo le pendici del versante nord dell’Etna, tra Linguaglossa, Piano Provenzana, Monte Spagnolo e Monte Nero degli Zappini.
In queste zone si può accedere a sentieri escursionistici segnalati, spesso immersi in distese laviche recenti, che offrono un contrasto cromatico spettacolare tra il bianco dei tronchi, il verde delle chiome e il nero della pietra vulcanica.
Un ecosistema fragile ma prezioso
Il bosco di betulle dell’Etna non è solo una rarità estetica. È un habitat fondamentale per la biodiversità della zona, offrendo rifugio a uccelli rapaci, volpi, insetti impollinatori e piante pioniere.
Tuttavia, si tratta di un ecosistema estremamente vulnerabile. L’attività vulcanica, i cambiamenti climatici e la pressione antropica rappresentano minacce concrete alla sopravvivenza di queste betulle.
Per questo motivo, l’area è sottoposta a tutela ambientale specifica ed è monitorata dagli enti del Parco dell’Etna e dall’Università di Catania.
Il bosco che ispira scienza e arte
Il fascino del bosco di betulle ha attratto naturalisti, botanici, fotografi e artisti da tutto il mondo. Le sue forme eleganti e il paesaggio quasi surreale lo rendono un soggetto privilegiato per scatti naturalistici, quadri, studi scientifici e persino racconti e poesie etnee.
Anche per i catanesi, la zona è spesso scelta per escursioni domenicali, trekking naturalistici e attività scolastiche di educazione ambientale.
Curiosità: le betulle dell’Etna resistono anche alla cenere vulcanica
Durante le eruzioni, la cenere può ricoprire l’intero bosco con strati di oltre 10 cm. Eppure, la Betula aetnensis è capace di resistere e rigenerarsi rapidamente, grazie alla sua corteccia elastica e ai semi che germogliano anche in condizioni estreme.
Questo adattamento ha reso il bosco una specie-sentinella nei progetti di studio sulla resilienza climatica degli alberi mediterranei.