La peste del 1576 a Catania | La storia dell'epidemia che non ricordi e le misure drastiche adottate

Nel 1576, Catania affrontò una devastante epidemia di peste. Scopri le misure drastiche adottate e il ruolo cruciale di Sant'Agata nella protezione della città.

A cura di Paolo Privitera
10 marzo 2025 18:00
La peste del 1576 a Catania | La storia dell'epidemia che non ricordi e le misure drastiche adottate -
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Nel 1576, la città di Catania fu minacciata da una terribile epidemia di peste che stava dilagando nelle regioni circostanti. Le autorità locali, consapevoli del pericolo imminente, adottarono misure straordinarie per proteggere la popolazione e prevenire la diffusione del contagio.

Le misure preventive adottate

Per fronteggiare la minaccia della peste, il senato catanese decise di ricorrere all'intercessione della patrona cittadina, Sant'Agata. Le reliquie della santa furono portate in processione lungo le vie della città, e, secondo le cronache dell'epoca, una volta giunte accanto agli ospedali dove erano ricoverati gli appestati, questi guarirono e nessuno fu più contagiato. Questo evento rafforzò la devozione dei catanesi verso Sant'Agata, considerata la loro protettrice contro le calamità. 

L'importanza della fede nella lotta contro l'epidemia

La processione delle reliquie di Sant'Agata non solo rappresentò un atto di fede, ma servì anche a unire la comunità in un momento di crisi. La devozione comune e le pratiche religiose svolsero un ruolo cruciale nel mantenere alto il morale della popolazione e nel promuovere comportamenti collettivi orientati alla prevenzione del contagio.

Curiosità: la colonna votiva al porto di Catania

In ricordo del miracolo attribuito a Sant'Agata durante l'epidemia del 1576, fu eretta nella zona del porto di Catania una colonna sormontata da un'effigie della santa che schiaccia la testa di un mostro, simbolo della peste. Questo monumento rimane ancora oggi a testimonianza della gratitudine dei catanesi verso la loro patrona. 
La peste del 1576 rappresentò una delle sfide più ardue per la città di Catania, ma grazie alla combinazione di misure religiose e all'unità della comunità, la città riuscì a superare l'epidemia, rafforzando ulteriormente la devozione verso Sant'Agata. 

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