Bambina di un anno salva per miracolo all'ospedale Garibaldi di Catania | Scopri cosa nascondeva questo incidente incredibile!

Ingerisce due batterie a bottone, delicato intervento di rimozione effettuato su una bambina di un anno al Garibaldi di Nesima

Incidente al Garibaldi di Nesima: intervento salvavita per una bambina che ha ingerito due batterie a bottone

Un episodio preoccupante si è verificato oggi all’ospedale Garibaldi-Nesima di Catania, dove una bambina di un anno è stata portata d’urgenza dopo aver ingerito due batterie a bottone. Grazie al pronto intervento del personale medico, è stato possibile rimuovere i corpi estranei senza gravi conseguenze per la piccola.

La vicenda ha avuto inizio quando i genitori della bambina, accortisi dell’incidente, hanno immediatamente trasportato la loro figlia all’ospedale di Acireale, dove hanno segnalato quanto successo. Il Pronto Soccorso Pediatrico del Garibaldi è stato prontamente informato e ha risposto con rapidità, garantendo l’accoglienza della paziente e l’intervento necessaria.

All’arrivo della bambina, le dottoresse Rita Leocata e Valeria Di Stefano hanno coordinato l’operazione di emergenza. Per garantire la sicurezza dell’intervento, è stato allertato anche il gastroenterologo, dott. Domenico Catarella, insieme agli anestesisti Giuseppe Calabrese e Lucia Terranova. Questo team di professionisti ha lavorato congiuntamente per sedare la piccola e procedere alla rimozione delle batterie, riuscendo a gestire la situazione con grande efficienza e competenza.

Fortunatamente, la procedura è andata a buon fine e la bambina si trova ora sotto osservazione nel Pronto Soccorso Pediatrico. Le sue condizioni sono stabili e non sono state riscontrate complicazioni. Gli esperti rimarranno in contatto con la famiglia per monitorare la situazione nelle prossime ore.

Questo incidente mette in luce l’importanza di mantenere oggetti potenzialmente pericolosi, come le batterie a bottone, lontano dalla portata dei bambini. La prontezza dei genitori e la tempestività del personale sanitario hanno senza dubbio evitato conseguenze più gravi.