Madre e compagno l’incubo del figlio: botte e vessazioni sul bambino
Un incubo senza fine, proprio dall’unica persona che dovrebbe difendere a oltranza un figlio. Polizia scopre un orrore fatto di violenze fisiche e psicologiche
Un bambino di otto anni è stato vittima di un contesto familiare segnato da violenze e vessazioni. Secondo le indagini della polizia, il piccolo sarebbe stato sottoposto a percosse, minacce e umiliazioni, subendo anche gravi negligenze dal punto di vista sanitario. Il convivente della madre, un uomo di 43 anni, avrebbe agito con estrema violenza, mentre la madre, di 33 anni, non solo non lo avrebbe protetto, ma avrebbe anche contribuito alle vessazioni.
Le indagini: un contesto di abusi protratti nel tempo
L'inchiesta, condotta dalla squadra mobile di Catania, ha rivelato dettagli inquietanti sul trattamento riservato al bambino. L'uomo, spesso in presenza della madre, avrebbe picchiato il minore con schiaffi, calci e pugni, accompagnando i gesti violenti con minacce di morte e frasi umilianti. La madre, nonostante l’obbligo legale di proteggere il figlio, sarebbe rimasta passiva durante gli episodi di violenza. Inoltre, è emerso che il bambino non era mai stato visitato da un pediatra negli ultimi quattro anni, una grave omissione confermata dalle dichiarazioni del medico escusso.
L’intervento della polizia: arresti domiciliari per la coppia
Lo scorso 14 gennaio, su ordine della Procura distrettuale di Catania, la polizia ha eseguito un’ordinanza di misura cautelare nei confronti della coppia, residente in un comune del nord Italia. L’operazione, realizzata con il supporto della squadra mobile di Modena, ha portato all’arresto dell’uomo e della donna, sottoposti agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico.
La tutela del minore: affidamento a una struttura protetta
Grazie all’intervento della Procura per i minorenni e di un curatore speciale nominato per il caso, il bambino è stato trasferito in una struttura protetta, lontano dal contesto familiare violento. L’indagine prosegue, con la coppia a disposizione dell’autorità giudiziaria per rispondere delle accuse di maltrattamenti pluriaggravati.