3 curiosità sulle reliquie di Sant'Agata | Tesori di fede e storia da scoprire
Scopri le affascinanti curiosità sulle reliquie di Sant'Agata, simboli di fede e storia che custodiscono l'anima di Catania.
Le reliquie di Sant’Agata, custodite con devozione a Catania, sono tra i tesori più preziosi della città: non rappresentano soltanto un simbolo religioso, ma racchiudono secoli di storia, tradizioni e aneddoti che continuano ad affascinare studiosi, fedeli e visitatori da ogni parte del mondo.
Ecco alcune curiosità che rendono queste reliquie uniche.
Un viaggio miracoloso: il ritorno delle reliquie a Catania
Dopo il martirio di Sant'Agata, avvenuto il 5 febbraio 251 d.C., il suo corpo venne sepolto in una cripta fuori dalle mura di Catania. Nel 1040, però, le sue reliquie furono trafugate dal generale bizantino Giorgio Maniace e portate a Costantinopoli: questo esilio durò quasi 90 anni, finché, nel 1126, due soldati catanesi, Gisliberto e Goselmo, riuscirono a riportarle in patria. Il loro arrivo fu accolto da un’esplosione di gioia: la leggenda narra che l’evento fosse accompagnato da miracoli, come il profumo di fiori che si diffuse nell'aria. Ed è per questo che il 17 agosto i catanesi celebrano Sant'Agata d'estate: un modo per ricordare il ritorno in patria della Santuzza.
Quali sono le reliquie di Sant'Agata e dove sono custodite?
Le reliquie di Sant'Agata comprendono:
- Il Busto Reliquiario: Realizzato in argento e oro, custodisce il cranio della santa. Questo capolavoro artistico del XV secolo è decorato con oltre 250 pezzi tra pietre preziose, oro e gioielli derivanti dalla devozione dei fedeli, ed è uno dei simboli principali della devozione catanese.
- Il Velo di Sant'Agata: Un sottile tessuto rosso, lungo 4 metri e alto 50 centimetri, che secondo le ricognizioni risulta ancora morbido e che si ritiene facesse parte del suo abbigliamento durante il martirio. Il velo è famoso per il miracolo legato all’eruzione dell’Etna del 1669, quando la lava si fermò davanti alla processione che lo trasportava.
- Arti e Femore: Contenuti in uno scrigno d'argento, si trovano le reliquie dei femori, braccia e gambe, ognuno dei quali riposto in degli appositi reliquari realizzati nel 1376 dagli orafi di Limoges, gli stessi che realizzarono il busto. Attraverso il reliquiario della mano destra e del piede destro si possono scorgere i tessuti del corpo della santa ancora miracolosamente intatti
- La Mammella: È quella particolarmente significativa tra tutte le reliquie risposte nello scrigno, visto che richiama il martirio di Sant'Agata e il sacrificio a cui fu sottoposta per la sua fede.
Le reliquie sono custodite all'interno della Cappella di Sant'Agata sita all'interno della Cattedrale di Catania, situata in Piazza Duomo. Durante l’anno, sono conservate nel "Sacello" una stanzetta protetta, costruita a seguito dell'arrivo delle reliquie, e accessibile solo al clero autorizzato e al sindaco. Tuttavia, vengono esposte alla venerazione pubblica in occasioni speciali, come durante la festa di Sant'Agata, che si tiene dal 3 al 5 febbraio e il 17 agosto.
L’Enigma del Velo di Sant'Agata
Tra le reliquie più enigmatiche c’è il velo di Sant’Agata, un sottile tessuto di colore rosso che si dice fosse parte del suo abbigliamento durante il martirio. La leggenda vuole che il velo fosse originariamente bianco, ma si tinse di rosso dopo essere entrato in contatto col fuoco della brace. Studi recenti sul tessuto hanno cercato di confermare l’origine del manufatto, ma la sua provenienza rimane avvolta nel mistero.
Le reliquie di Sant’Agata sono molto più di semplici resti mortali: sono il simbolo di una fede che attraversa i secoli, un legame indissolubile tra i catanesi e la loro protettrice. Ogni oggetto, ogni aneddoto, ogni miracolo attribuito a queste reliquie racconta una storia di devozione, speranza e appartenenza. Chiunque visiti Catania non può non lasciarsi affascinare da questi tesori unici, che continuano a illuminare la città con la loro aura di sacralità e mistero.