Stupro sotto gli Archi della Marina a Catania nell’indifferenza generale

Sembra che grida e richieste disperate di aiuto non siano state sentite da nessuno seppur la zona è altamente trafficata anche la notte. Catania rimane sicura per le istituzioni

A cura di redazionemd
30 dicembre 2024 20:05
Stupro sotto gli Archi della Marina a Catania nell’indifferenza generale
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Una donna dominicana di 36 anni è stata vittima di una brutale violenza sessuale nei pressi degli archi della Marina, a Catania. La donna, in attesa dell’autobus a piazza Alcalà e in cerca di riparo dal freddo, sarebbe stata avvicinata da un uomo senza fissa dimora, un 39enne originario di Augusta. Fingendo di essere un conoscente del fidanzato della donna, l’uomo l’ha convinta a seguirlo, promettendole un rifugio sicuro.

Violenza brutale tra i rifiuti

Giunta sotto gli archi della Marina, la vittima è stata condotta in un giaciglio improvvisato tra rifiuti. Qui, il 39enne ha inizialmente tentato un approccio, per poi passare ad una brutale aggressione: l’ha immobilizzata, denudata e violentata su un materasso. Poco dopo, un 28enne egiziano si è unito all’aggressione, abusando a sua volta della donna nonostante le sue suppliche.

La fuga e la richiesta di aiuto

Dopo la violenza, i due aggressori hanno sottratto il cellulare della donna, abbandonandola. In lacrime e sotto shock, la vittima è riuscita a raggiungere il parcheggio dell’Amts di piazza Alcalà, dove è stata soccorsa da un vigilante che ha immediatamente chiamato la polizia. Gli agenti, giunti sul posto, hanno ascoltato il racconto della donna e l’hanno accompagnata al pronto soccorso per le cure necessarie.

Gli arresti e le indagini

Grazie alla dettagliata descrizione fornita dalla vittima, i due stupratori sono stati individuati poco distante dal luogo della violenza e riconosciuti dalla donna. Entrambi gli uomini, con precedenti penali per reati contro la persona e il patrimonio, sono stati arrestati. Le forze dell’ordine hanno acquisito ulteriori prove, tra cui le immagini delle telecamere di videosorveglianza del parcheggio. I due aggressori sono ora in carcere, in attesa del giudizio di convalida.

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