Il Papa si mostra con un vistoso ematoma sul collo: ecco il motivo
In una giornata importante, l’attenzione è devia verso l’ematoma sul collo del Papa: diverse le speculazioni ma è lui stesso a spiegare l’accaduto
Papa Francesco è apparso nelle udienze odierne con un vistoso livido sul mento, nella parte destra del viso, e un cerotto sul collo. Secondo quanto spiegato dal direttore della Sala stampa vaticana, Matteo Bruni, l'ematoma è dovuto a una contusione avvenuta ieri mattina: il pontefice avrebbe battuto il mento sul comodino. Nonostante l'incidente, Francesco ha presieduto con energia il concistoro per la creazione di nuovi cardinali.
21 nuovi cardinali, di cui 5 italiani
Durante il concistoro, sono stati nominati 21 nuovi cardinali, tra cui cinque italiani. L’elenco include figure provenienti da tutto il mondo, tra cui:
- Angelo Acerbi, nunzio apostolico, unico non elettore
- Carlos Gustavo Castillo Mattasoglio, arcivescovo di Lima (Perù)
- Roberto Repole, arcivescovo di Torino e vescovo di Susa
- Domenico Battaglia, arcivescovo di Napoli
Tra i nuovi cardinali vi sono rappresentanti da Europa, Asia, Africa, America Latina e Australia, a sottolineare la globalità della Chiesa cattolica.
Il rito della creazione cardinalizia
La cerimonia si è svolta secondo il tradizionale rito. Dopo l’omelia del papa e la proclamazione ufficiale dei nomi, i nuovi cardinali hanno professato la loro fede e giurato fedeltà al pontefice e ai suoi successori.
Simboli e riti della nomina
I cardinali si sono inginocchiati dinanzi al papa per ricevere:
- lo zucchetto e la berretta cardinalizia
- l'anello cardinalizio, segno di fedeltà alla Chiesa
- la bolla di creazione e di assegnazione del titolo o della diaconia, che collega ciascun cardinale a una chiesa romana
Il rito si è concluso con l’abbraccio di pace tra il papa e i nuovi porporati, un momento di intensa spiritualità e comunione.
L’impegno dei nuovi cardinali
Con la loro nomina, i cardinali assumono un ruolo cruciale nella guida spirituale e amministrativa della Chiesa. La loro diversità geografica e culturale sottolinea l’universalità del messaggio cristiano, guidato dal papa come simbolo di unità e servizio.