Ecco come tutelare Catania: “Vuoi entrare in centro col SUV? Paghi 6,30 euro l’ora!”

L’associazione Lungomare Liberato ha la soluzione definitiva per eliminare le auto nel centro di Catania: tartassare economicamente gli automobilisti

A cura di Marco D'Urso
06 dicembre 2024 20:39
Ecco come tutelare Catania: “Vuoi entrare in centro col SUV? Paghi 6,30 euro l’ora!”
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Da anni ormai, la politica della mobilità a Catania sembra muoversi nella direzione opposta rispetto a quella delle principali città europee.  Secondo la pagina Social Lungomare Liberato, mentre all’estero si adottano strategie innovative per ridurre il traffico veicolare e promuovere mezzi sostenibili, a Catania si registra un progressivo abbandono delle alternative all’auto. 

Il risultato? Catania si distingue per un primato poco invidiabile: il più alto numero di automobili per abitante.

Un’esperienza dall’estero: Amsterdam e il modello green

Un cittadino ha condiviso quel che per l’associazione è un esempio virtuoso di mobilità sostenibile vissuto ad Amsterdam: “Amsterdam, una città che rappresenta un modello green e sostenibile. Ho notato un dettaglio che mi ha fatto riflettere. Prenotando un alloggio,, ho ricevuto un messaggio riguardante i costi dei parcheggi pubblici: le tariffe variano da 2,75 a 6,30 euro l’ora, a seconda della vicinanza al centro."

Il lettore ha sottolineato come una politica del genere invogli le persone a scegliere mezzi pubblici o spostarsi a piedi, invece di utilizzare l’auto privata: "Vuoi entrare in centro con il tuo SUV? Paghi 6,30 euro l’ora! Ecco come si tutela il cuore della città."

Riflessioni su un modello (ir)replicabile

Catania potrebbe prendere spunto da queste esperienze di successo per invertire la tendenza e ridurre la dipendenza dall’auto? A primo impatto sembra una soluzione fin troppo aggressiva che non porterebbe benefici concreti (o comunque non come auspicati dalla teoria). 

Senza una valida alternativa di mobilità sostenibile, difficilmente i catanesi lasceranno le auto: l’aumento dei prezzi di sosta aggraverebbe solo i costi per i cittadini, almeno per tanti anni quanti ne serviranno al Comune di Catania per ultimare la base essenziale del trasporto pubblico (e sostenibile). 

La domanda resta: Catania è pronta a cambiare passo?


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