Divertimento per adulti alla Stazione Centrale: Carabinieri scoprono casa a luci rosse

La posizione strategica è fondamentale in ogni business per attirare turisti e cittadini, come nel caso della casa a luci rosse a Catania. L’andirivieni dei clienti insospettisce e infastidisce i residenti

A cura di redazionemd
19 novembre 2024 22:13
Divertimento per adulti alla Stazione Centrale: Carabinieri scoprono casa a luci rosse
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Una donna di 58 anni, di origine asiatica, è stata denunciata dai carabinieri di Catania per sfruttamento della prostituzione. L’indagine ha preso avvio dalle segnalazioni di alcuni residenti, che lamentavano un continuo via vai di uomini, di ogni età, presso una palazzina situata nei pressi della stazione ferroviaria.

I carabinieri hanno approfondito i sospetti, verificando annunci online nella categoria “massaggi” relativi alla zona. Uno di questi pubblicizzava prestazioni a pagamento proprio in quello stabile, confermando l’ipotesi di una “casa d’appuntamenti”.

Conferme dai clienti: massaggi “particolari” e servizi extra

Decisi a intervenire, i militari hanno fermato un cliente appena uscito dallo stabile. L’uomo ha raccontato di aver trovato l’annuncio su internet e di aver preso un appuntamento per un massaggio “particolare”. All’interno dell’appartamento, una donna lo avrebbe accolto, specificando che le prestazioni sessuali sarebbero state fornite da una connazionale, mentre lei si sarebbe occupata solo della riscossione del denaro. Tuttavia, il cliente ha riferito di aver rinunciato al servizio a causa delle pessime condizioni igieniche dell’abitazione.

Operazione in abiti civili: la scoperta del “menù della casa”

I carabinieri, sotto copertura, hanno fatto irruzione nell’appartamento. La maitresse, scambiandoli per clienti, li ha accolti con un sorriso e ha iniziato a proporre con insistenza il “menù della casa”. Dopo essersi qualificati, i militari hanno ispezionato i locali, scoprendo in una stanza “a luci rosse” una seconda donna, 60enne, insieme a vari oggetti legati all’attività illecita e numerosi bigliettini da visita.

La 58enne, considerata la responsabile dell’attività, aveva con sé 130 euro, ritenuti i proventi di precedenti incontri. L’operazione ha portato alla denuncia della donna per sfruttamento della prostituzione, ponendo fine all’attività nella palazzina.

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