Ancora morti sospette all’ospedale: l’ennesima denuncia apre a un esposto
Qual è la realtà sulle morti sospette? Tutto è da chiarire, si parla di un presunto batterio killer. Unica certezza sono le morti consecutive nell’ospedale
I familiari di un uomo di 82 anni, originario di Ragusa ma residente in Australia da decenni, hanno presentato un esposto tramite il loro legale, l’avvocato Massimiliano Fabio, per chiarire le circostanze della sua morte. L’anziano è deceduto il 17 settembre scorso presso l’Ospedale Papardo di Messina, dopo un intervento di angioplastica.
Il contesto: un ospedale sotto inchiesta
Il nosocomio messinese è già al centro di un’indagine della Procura per sei casi di morti sospette, attribuite a un presunto batterio killer. Nell’ambito dell’inchiesta sono indagati tre medici e, nei giorni scorsi, due sale operatorie di cardiochirurgia sono state poste sotto sequestro per ulteriori accertamenti.
La vicenda dell’anziano
L’uomo si trovava in vacanza sull’isola di Stromboli quando fu colto da un malore. Trasportato d’urgenza in elisoccorso al Papardo, gli fu diagnosticato un infarto e fu sottoposto a un intervento di angioplastica con l’applicazione di uno stent. Nonostante la presenza di calcificazioni coronariche che avevano richiesto una seconda angioplastica, la famiglia era stata rassicurata dai medici sulle buone condizioni del paziente.
Un peggioramento inaspettato
Pochi giorni dopo, le condizioni dell’anziano si aggravarono. Ricoverato in terapia intensiva per un’infezione inizialmente attribuita alle vie urinarie e poi ai polmoni, l’uomo è deceduto il 17 settembre.
I dubbi dei familiari
I figli, che non erano stati avvisati della gravità della situazione e si trovavano ancora in Australia, si sono rivolti all’avvocato Fabio per fare chiarezza su quanto accaduto. Secondo il legale, il caso potrebbe rientrare tra le morti sospette già oggetto di indagine.
Le indagini in corso
La Procura di Messina sta cercando di stabilire se vi siano collegamenti tra le infezioni e l’ipotizzato batterio killer, mentre i familiari della vittima attendono risposte per comprendere le reali cause del decesso.