Polizia scopre parcheggiatore abusivo: danneggiava le auto a chi non pagava il pizzo

Pieno centro storico e numerose denunce dopo, Polizia si accorge del parcheggiatore abusivo straniero: si tenta la “mediazione” con l’obbligo di firma ma non basta

A cura di redazionemd
17 ottobre 2024 21:07
Polizia scopre parcheggiatore abusivo: danneggiava le auto a chi non pagava il pizzo
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Un parcheggiatore abusivo di 42 anni, di origine straniera, è stato trasferito in carcere dopo una serie di atti intimidatori e violenti nei confronti di automobilisti che si rifiutavano di pagarlo per la sosta. L’uomo aveva preso l’abitudine di danneggiare le auto dei cittadini che non acconsentivano alle sue richieste, seminando il terrore soprattutto nel centro storico di Catania. Le numerose denunce presentate dalle vittime hanno portato le autorità ad avviare un’indagine che ha condotto alla sua identificazione.

Le violazioni alle misure cautelari

Inizialmente, l’uomo era stato sottoposto all’obbligo di firma presso il commissariato centrale della questura, una misura cautelare decisa dal giudice per le indagini preliminari su richiesta della Procura di Catania. Tuttavia, il 42enne ha più volte violato tale obbligo, non presentandosi agli uffici e continuando a infastidire e minacciare i cittadini. I suoi comportamenti aggressivi hanno spinto le autorità a intensificare le misure contro di lui.

Danneggiamenti e intimidazioni

Il parcheggiatore ha danneggiato diversi veicoli in aree di sosta gratuite, prendendo di mira in particolare le auto dei dipendenti di alcuni esercizi commerciali. L’ultimo episodio è avvenuto pochi giorni fa, quando l’uomo ha colpito con calci la portiera dell’auto di una cassiera di un ristorante, dopo un acceso diverbio. Successivamente, la donna ha notato un foro sulla portiera, frutto del danneggiamento. L’aggressore, temendo l’intervento delle forze dell’ordine, si era poi dato alla fuga.

L’arresto a San Berillo

Dopo una serie di indagini, l’uomo è stato individuato e arrestato nel quartiere di San Berillo, dove si era rifugiato. Le numerose denunce e la reiterazione dei reati hanno infine portato alla sua detenzione, ponendo fine a una lunga serie di atti intimidatori ai danni dei cittadini.

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