Irregolarità al mercato ittico: 500 chili di pesce sequestrato e donato ai meni abbienti

Sequestri e donazioni al mercato ittico all’ingrosso: 500 chili di pesce sequestrato ai Mercati Agro Alimentari di Sicilia

A cura di redazionemd
11 ottobre 2024 20:09
Irregolarità al mercato ittico: 500 chili di pesce sequestrato e donato ai meni abbienti
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Un’ampia operazione di controllo interforze ha avuto luogo al mercato ittico dei Mercati Agro Alimentari di Sicilia. L’obiettivo dell’intervento era verificare la tracciabilità dei prodotti ittici, le condizioni igienico-sanitarie dei luoghi, la qualità degli alimenti e la conformità delle attività alle norme sulla sicurezza sul lavoro.

Sequestri e donazioni

Durante i controlli effettuati nei 20 box presenti, sono stati sequestrati 500 chili di pesce privo di tracciabilità. Di questi, 270 chili sono stati trovati dal corpo forestale e dalla capitaneria di porto, con sanzioni amministrative per un totale di 9 mila euro. Ulteriori 200 chili di pesce, abbandonati da venditori privi di licenza, sono stati donati per la distribuzione ai meno abbienti, grazie alla collaborazione del Banco Alimentare presente in loco.

Verifica delle condizioni igieniche

Il servizio veterinario dell’Asp ha confermato che il pesce sequestrato era in ottimo stato di conservazione, garantendo così la possibilità di destinarlo al consumo umano e procedere con la donazione.

Altri controlli e misure di sicurezza

Oltre alla verifica dei prodotti, i vigili del fuoco hanno rilevato ostruzioni nelle vie di fuga causate dalla merce in vendita, richiedendo l’immediata rimozione. La polizia, durante l’operazione, ha identificato 950 persone, di cui 347 già note alle forze dell’ordine, e controllato 639 veicoli, alcuni dei quali sanzionati per violazioni al codice della strada. Inoltre, è stato confiscato un veicolo già soggetto a fermo amministrativo.

Monitoraggio delle attività commerciali

Il servizio di controllo ha coinvolto anche le attività commerciali del mercato e la verifica delle posizioni contrattuali dei lavoratori. Sebbene non siano emerse gravi irregolarità, gli accertamenti da parte dello Spresal e dell’Ispettorato del lavoro sono ancora in corso.

Task force coordinata dalle autorità

L’operazione è stata coordinata dalla polizia e ha coinvolto diverse forze, tra cui capitaneria di porto, guardia costiera, corpo forestale, vigili del fuoco, personale dell’Azienda Sanitaria Provinciale, con il supporto del servizio di prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro.

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