"E tu lo sapevi che a Catania" la notte succede questo? | La provocazione social che divide i catanesi

Tra sarcasmo e verità, il post di Inciviltà a Catania fotografa una realtà che sconvolge ancora

A cura di Simona Lo Certo
29 ottobre 2024 09:22
"E tu lo sapevi che a Catania" la notte succede questo? | La provocazione social che divide i catanesi
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Di recente, la nota pagina social Inciviltà a Catania ha pubblicato un post ironico che ha catturato l’attenzione di migliaia di cittadini, toccando con sarcasmo e schiettezza uno dei problemi più pressanti della città: la gestione dei rifiuti urbani.

Nel post si legge: “E tu lo sapevi che a Catania, di notte, ci sono le gru che raccolgono la Mminnizza delle urbane discariche? E su questo i cittadini onesti ci pagano anche una TARI altissima perché il resto dei cinghiali abusivi, che vivono bene tra i rifiuti, semplicemente sono dei fantasmi che non versano 1€ di tasse. E il @comune di Catania crede di potere arginare il fenomeno con lo spot #CataniaèCasa da 155.000€. Città meravigliosa, già oggi si accumulerà la nuova Mmunnizza sul viale Mario Rapisardi, teatro della foto”.

Con hashtag come #Katanikistan e #SATANIA, il post denuncia la realtà paradossale di una Catania che fatica a fronteggiare il degrado causato dai rifiuti. Questa ironia dissacrante solleva alcune questioni che preoccupano la cittadinanza, in primis l’elevata tassa sui rifiuti (TARI) e il problema dell’abusivismo.

L’espressione “ci sono le gru che raccolgono la Mminnizza delle urbane discariche” richiama le difficoltà croniche della città nel gestire i rifiuti, trasformando sarcasticamente le strade in “discariche urbane” che richiedono mezzi eccezionali per essere ripulite. Questo commento si intreccia con il riferimento alla TARI elevata, che pesa sulle spalle di chi è regolarmente registrato e paga le tasse, mentre si allude a una parte di residenti “fantasma” che non contribuisce.

Nel post, i “cinghiali abusivi” diventano una metafora pungente per chi, pur vivendo nella città, sfugge al controllo fiscale e all’obbligo di pagare le imposte. Questo sistema informale aggrava una situazione già precaria, in cui gli sforzi per mantenere il decoro urbano sembrano insufficienti e dove anche i cittadini onesti si sentono penalizzati.

L’ironia si fa più tagliente quando si parla dei 155.000 euro spesi per la campagna pubblicitaria #CataniaèCasa, promossa dal Comune per sensibilizzare i cittadini al rispetto degli spazi pubblici. Per molti utenti della pagina, questa iniziativa appare insufficiente se non addirittura inefficace di fronte a una questione che richiederebbe interventi più concreti. Il post mette a nudo una situazione di disagio e di frustrazione verso l’amministrazione comunale. Da una parte, il Comune tenta di sensibilizzare con campagne mediatiche, ma dall’altra i cittadini denunciano una realtà quotidiana che sembra andare in senso opposto.

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