Aggredisce compagno 71enne all’interno del Camper: Polizia evita il peggio
Posteggiato in una delle piazze centrali di Catania, i rumori all’interno del camper hanno indotto i residenti a chiamare la Polizia
Nel pomeriggio di pochi giorni fa, in una delle piazze principali di Catania, la Polizia di Stato è stata chiamata a intervenire per sedare una violenta lite tra una coppia all’interno di un camper parcheggiato. Alcuni passanti, assistendo alla scena, hanno allertato le forze dell’ordine chiamando il numero unico di emergenza 112 e riportando un’aggressione fisica in corso, in cui una donna colpiva il compagno con calci e pugni.
L’intervento delle forze dell’Ordine
Giunti sul posto, gli agenti della Squadra Volanti hanno trovato un uomo di 71 anni con escoriazioni evidenti sulla guancia sinistra. Durante la ricostruzione dei fatti, l’uomo ha raccontato che, a causa di difficoltà economiche, la coppia viveva nel camper ormai da mesi, e che le aggressioni fisiche da parte della compagna erano diventate sempre più frequenti nell’ultimo periodo, nonostante durassero ormai da anni.
Violenza domestica e provvedimenti precedenti
Nonostante i comportamenti aggressivi della compagna, già soggetta a un provvedimento di ammonimento per violenza domestica emesso dal Questore di Catania nel luglio 2023, l’uomo non ha voluto prendere provvedimenti definitivi per il bene della figlia, nata nel 2008, attualmente affidata ai servizi sociali per via della delicata situazione familiare.
Resistenza e irregolarità della donna sul territorio nazionale
Nel corso dell’intervento, gli agenti hanno verificato che la donna era in posizione irregolare sul territorio italiano, avendo un permesso di soggiorno scaduto nel 2019. Quando invitata a seguire i poliziotti in ufficio per ulteriori accertamenti, la donna ha inizialmente opposto resistenza, aggrappandosi alla panca del camper per evitare di essere accompagnata. Solo dopo una lunga opera di persuasione, gli agenti sono riusciti a condurla in Questura, dove è stata denunciata per maltrattamenti in famiglia e resistenza a pubblico ufficiale. È stata inoltre invitata a presentarsi all’Ufficio Immigrazione per regolarizzare la propria posizione in Italia.