Aeronautica militare salva bimbo in pericolo di vita: trasporto d’urgenza da Catania a Roma

Il trasporto sanitario d’emergenza ha evitato il peggio. Un bambino in pericolo di vita è stato trasferito in volo da Catania a Roma dall’Aeronautica Militare

A cura di redazionemd
14 ottobre 2024 21:51
Aeronautica militare salva bimbo in pericolo di vita: trasporto d’urgenza da Catania a Roma
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Nella mattinata di oggi, un delicato trasporto sanitario urgente è stato coordinato con successo dalla Prefettura di Catania. Un bambino affetto da una grave patologia congenita e in imminente pericolo di vita è stato trasferito dall’ospedale Arnas Garibaldi di Catania all’ospedale Pediatrico “Bambino Gesù” di Roma. Il trasporto è stato reso possibile grazie all’intervento dell’Aeronautica Militare, che ha messo a disposizione un aereo e organizzato il volo per garantire la massima sicurezza e rapidità.

Un trasporto urgente, complesso e necessario

A causa delle complesse condizioni di salute del piccolo paziente, il trasferimento verso Roma era essenziale per garantire le cure specialistiche di cui aveva urgente bisogno, cure non disponibili presso la struttura di Catania. Tuttavia, il bambino non poteva essere trasportato con voli civili, rendendo indispensabile l’intervento dell’Aeronautica Militare.

Il coordinamento tra Prefettura, Sanitari e Aeronautica

L’operazione è stata il risultato di una stretta collaborazione tra la Prefettura di Catania, l’equipe medica dell’ospedale Garibaldi e l’Aeronautica Militare. Grazie a questo impegno congiunto, il bambino è stato trasferito in poche ore in condizioni di massima sicurezza verso la capitale.

I ringraziamenti del Prefetto

Maria Carmela Librizzi, prefetto di Catania, ha voluto esprimere la sua gratitudine a tutte le persone coinvolte nel buon esito dell’operazione. “Desideriamo ringraziare l’Aeronautica Militare per la consueta celerità ed efficienza – ha dichiarato il prefetto – e siamo profondamente grati ai medici e agli operatori sanitari che hanno garantito le cure necessarie al piccolo paziente”.

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