Accoltellamento durante lite condominiale a Catania: condannata a 9 anni per omicidio

Giunge la sentenza della Corte d’assise d’appello per l’ex modella: 9 anni e 4 mesi per l’omicidio della vicina. Ricorso in Cassazione: i nomi e i dettagli della sentenza

A cura di redazionemd
03 ottobre 2024 19:10
Accoltellamento durante lite condominiale a Catania: condannata a 9 anni per omicidio
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La Corte d’assise d’appello di Catania ha riformato la sentenza di primo grado e condannato a nove anni e quattro mesi di reclusione Georgeta Colesnicenco, 50 anni, ex modella di origine romena. La donna era stata accusata dell’omicidio di Sandra Garcia Rios, 42 anni, di nazionalità colombiana, uccisa con una coltellata all’addome il 3 febbraio 2021 durante una lite condominiale. Il verdetto in appello ha tenuto conto del rito abbreviato e della seminfermità mentale dell’imputata.

Le indagini e il processo

Le indagini sul delitto erano state condotte dalla squadra mobile della Questura di Catania. In primo grado, il Gup aveva riqualificato il reato da omicidio a eccesso colposo di legittima difesa, condannando Colesnicenco a due anni di reclusione, pena che era già quasi interamente scontata. Tuttavia, la Corte d’appello ha ribaltato questa decisione. Nonostante il sostituto Pg Andrea Ursino avesse chiesto una condanna a otto anni, escludendo la legittima difesa, la Corte ha inflitto una pena più severa, riconoscendo però lo stato di seminfermità mentale.

Il commento della difesa e il ricorso in Cassazione

L’avvocato della difesa, Pietro Ivan Maravigna, ha espresso sorpresa e perplessità per la sentenza, sottolineando come persino il Pg avesse chiesto di considerare lo stato d’ira della sua assistita, causato da un pestaggio subito dalla vittima. Ha annunciato l’intenzione di presentare ricorso in Cassazione, dichiarando che un processo simile non avrebbe avuto luogo in Paesi dove il diritto di difesa della propria abitazione è sacro.

Risarcimento per la famiglia della vittima

La Corte ha inoltre stabilito una provvisionale per le parti civili, riconoscendo un risarcimento al fratello, al figlio e al marito della vittima, assistiti dai loro avvocati.

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