Infarto per l'Arcivescovo di Catania Luigi Renna: operato d’urgenza, le attuali condizioni
L’aggiornamento sulle condizioni dell’Arcivescovo di Catania Luigi Renna dopo l’infarto. Sindaco Trantino: “forse sta dando troppo per quella larga parte di cittadini che credono che Catania sia cosa loro”
La scorsa notte, l’Arcivescovo di Catania, Monsignor Luigi Renna, è stato colpito da un infarto al miocardio. L’alto prelato è stato prontamente ricoverato e operato d’urgenza presso la clinica Morgagni di Pedara, dove attualmente si trova in osservazione nella sala semintensiva.
Il comunicato ufficiale del Vicario Generale
La notizia è stata diffusa dal Vicario Generale dell’Arcidiocesi di Catania, don Vincenzo Branchina, attraverso un post sui social media ufficiali dell’Arcidiocesi. Nel suo messaggio, don Branchina ha sottolineato la necessità di rispettare il riposo dell’Arcivescovo, il quale, per il momento, non può ricevere visite né telefonate. “Restiamo a lui vicini con la preghiera,” ha scritto don Branchina, “affinché il Signore lo sostenga e possa guarire presto. Sarà mia premura tenervi aggiornati.”
L’appello alla Comunità del Sindaco di Catania
Il primo cittadino Enrico Trantino ha rivolto un accorato appello ai cittadini: «La comunità attende con trepidazione il ritorno dell’Arcivescovo Renna, riconoscendolo come una figura fondamentale per la guida spirituale e morale della città di Catania. Il nostro Arcivescovo, la nostra guida spirituale, la scorsa notte è stato ricoverato per un infarto. Le sue condizioni biodinamiche sono soddisfacenti, ma deve stare a riposo».
Il Sindaco Trantino approfitta dell’infarto per puntare il dito contro i cittadini “irrispettosi”: «L’Arcivescovo sta dando tantissimo per la nostra città, forse sta dando troppo per quella larga parte di cittadini che credono che Catania sia cosa loro e che l’anarchia il principio a cui ispirarsi. Ma non si arrende e, con lui, non ci arrenderemo. Adesso è tempo di stringerci idealmente e pregare perché presto torni a indicarci la via. Eccellenza, la aspettiamo con trepidazione».