Aggredisce, picchia e violenta donna al Porto di Catania: fermato 28enne nigeriano [VIDEO]

La donna, solita stazionare in strada presso il Porto di Catania, è stata avvicinata dal 28enne nigeriano. Al rifiuto della prestazione a pagamento scatta la terribile violenza sessuale: «Ti sparo se parli con la Polizia»

A cura di redazionemd
13 giugno 2024 19:37
Aggredisce, picchia e violenta donna al Porto di Catania: fermato 28enne nigeriano [VIDEO]
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La notte del 3 giugno, un episodio di brutale violenza ha sconvolto Catania. Una donna, che si trovava in strada vicino al porto dove era solita stazionare, è stata avvicinata da un 28enne nigeriano visibilmente ubriaco, a bordo di un monopattino elettrico. Al suo rifiuto di una prestazione sessuale a pagamento, l’uomo l’ha minacciata con un pezzo di legno, per poi trascinarla in una via buia.

L’aggressione brutale

L’aggressore ha colpito la donna ripetutamente alla testa con una grossa pietra e un tubo di plastica raccolti a terra, prima di violentarla. Terminata l’aggressione, l’uomo ha ordinato alla vittima di allontanarsi solo dopo la sua partenza, minacciandola di morte se avesse contattato la polizia.

L’intervento e la testimonianza

La donna, ferita e in stato di shock, è riuscita a rifugiarsi in un’attività commerciale vicina, da dove è stata trasportata d’urgenza al pronto soccorso. Gli agenti di polizia intervenuti, insieme al personale medico, sono riusciti a ricostruire l’accaduto grazie alla testimonianza della vittima.

Violenza Sessuale 28enne Aggressione Pietra Tubo Polizia Video Porto di Catania Nigeriano 118 Piazza Lanza 1
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La raccolta delle prove

Le forze dell’ordine hanno raccolto prove sul luogo dell’aggressione e, grazie alle immagini delle telecamere di sorveglianza, hanno tracciato il percorso del 28enne. In poche ore, l’uomo è stato identificato e arrestato, grazie anche alla descrizione dettagliata di una collanina in plastica con una croce, posseduta dall’aggressore.

L’arresto e la convalida

Durante una perquisizione nel suo alloggio di fortuna, è stato rinvenuto un pantalone intriso di sangue, confermando ulteriormente la sua colpevolezza. Il 28enne è stato portato nel carcere di Piazza Lanza e il provvedimento restrittivo è stato convalidato dal Giudice per le Indagini Preliminari.

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