Follia in crociera: catanese trovato senza organi sulla nave
Era sulla nave da crociera per lavoro: trovati fogli di giornale e segatura anziché gli organi ma c’è molto di più. Chi era il catanese e i dettagli
È ancora sommersa dal mistero la morte del catanese sulla nave da crociera: il corpo è stato rinvenuto senza organi. L’inchiesta della Procura di Catania verte su un possibile omicidio colposo: due indagati tra cui il titolare dell’impresa e il capitano della nave. Ecco chi era la vittima e ciò che si sa.
Il mistero sulla morte nella nave da crociera: chi è il catanese trovato senza organi
La follia avvenuta probabilmente all’interno della nave da crociera è ai danni di Alfio Torrisi, 54enne residente a Giarre, il quale è deceduto in circostanze misteriose a bordo della nave da crociera “Paradise”, della Carnival Cruise Line, alle Bahamas. La scoperta più sconcertante è che il corpo dell’uomo è stato trovato senza organi, sostituiti da segatura e fogli di giornali americani.
Indagini della Procura di Catania: omicidio colposo e due indagati
La Procura di Catania ha avviato un’inchiesta sulla morte di Alfio Torrisi, ipotizzando il reato di omicidio colposo. Attualmente, sono due gli indagati: il titolare dell’impresa per cui lavorava e il capitano della nave. La chiave per le indagini ora risiede nel recupero dei ‘vetrini’ conservati presso l’ospedale delle Bahamas.
Rivelazioni dell’autopsia: organi sostituiti con segatura e giornali
Il medico legale Cristoforo Pomara, durante l’autopsia, ha fatto una scoperta scioccante: gli organi interni di Alfio Torrisi erano assenti e sostituiti con segatura e fogli di giornali americani. Questo elemento potrebbe essere cruciale per comprendere le circostanze della sua morte.
Denuncia della Famiglia: lavoro in condizioni estreme e gravi omissioni nei soccorsi
La famiglia Torrisi ha presentato un esposto il 9 novembre 2023, denunciando le condizioni estreme in cui il falegname svolgeva il lavoro sulla nave. Si evidenzia anche una grave omissione nei soccorsi, con un ritardo di 3 ore e mezzo nella chiamata all’assistenza medica.
Appello alla verità: la famiglia distrutta e sconcertata chiede chiarezza
La sorella di Torrisi, Rosaria, ha dichiarato: “Mio fratello stava benissimo… vogliamo sapere se sia morto di lavoro e che fine abbiano fatto i suoi organi. Sembra tutto così assurdo… Non ci daremo pace fino a quando non avremo la verità”. Gli avvocati della famiglia e della Techni Teak si preparano alle indagini, cercando risposte a questo enigma mortale.