Distretto Produttivo Agrumi di Sicilia avvia campagna contro il batterio HLB

Parte la campagna di prevenzione contro il batterio HLB coordinata dal Distretto Agrumi di Sicilia, con il sostegno di istituzioni e università. Partecipate all'incontro il 27 ottobre a Catania.

A cura di Redazione
09 gennaio 2024 22:34
Distretto Produttivo Agrumi di Sicilia avvia campagna contro il batterio HLB
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Il Distretto Produttivo Agrumi di Sicilia ha lanciato una campagna di divulgazione e prevenzione contro la minaccia del batterio HLB, con il sostegno di varie organizzazioni di categoria e istituzioni. La malattia, conosciuta come Citrus greening, costituisce una grave emergenza fitosanitaria per l’agrumicoltura mondiale e ha già causato danni considerevoli in diversi paesi al di fuori dell’Europa. L’insecto-vettore responsabile della trasmissione della malattia è già presente in Spagna, Portogallo ed Israele, ma non ancora nel bacino Mediterraneo.

La campagna di prevenzione prenderà subito il via in tutta la Sicilia, con la distribuzione di manifesti informativi sul territorio agrumetato. L’obiettivo è sensibilizzare i produttori sull’importanza di acquistare materiale vegetale certificato e di monitorare costantemente lo stato fitosanitario dell’agrumeto, segnalando prontamente al Servizio Fitosanitario la presenza dei vettori.

L’iniziativa è stata lanciata durante un incontro che ha visto la presenza di diverse personalità del settore agrumicolo, le quali hanno sottolineato l’importanza di agire tempestivamente per proteggere gli agrumeti siciliani da questa minaccia. Si è anche lanciato un appello ai governi regionale e nazionale affinché predispongano un piano di contingenza contro l’HLB, ascoltando la ricerca e le imprese.

Il prossimo 27 ottobre a Catania si terrà una giornata di approfondimento e confronto con le imprese e le categorie, per sviluppare programmi di miglioramento genetico che possano portare alla costituzione di genotipi resistenti alla malattia. Le imprese possono fare “massa critica di pensiero” per supportare questo percorso virtuoso e chiedere alle istituzioni regionali e nazionali di tutelare una delle produzioni più importanti del sud Italia e della Sicilia.

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