Alla scoperta del Garage Musmeci: viaggio nel cuore dell'Art Déco catanese
Il fascino unico del Garage Musmeci: storia e segreti di un capolavoro catananese
Il cuore di Catania, tra le suggestive vie Giuseppe Verdi e Francesco Crispi, ospita una gemma architettonica unica nel suo genere: il Garage Musmeci. Questa struttura affascinante, situata in piazza Bovio, rappresenta un’opera magistrale dello stimato architetto Francesco Fichera, nato a Catania il 16 giugno 1881 e scomparso il 14 agosto 1950.
Fichera, inizialmente allievo dell’architetto Basile, si distinse nel panorama architettonico italiano sia come architetto basiliano che come fervente sostenitore del movimento Liberty, un’emanazione dell’Art Nouveau. Il suo contributo all’architettura italiana si concretizzò attraverso opere iconiche, tra cui spicca il Garage Musmeci.
Il Garage Musmeci di Catania: un connubio di stile Barocco e Art Déco
Il nome potrebbe suscitare curiosità, e in effetti, questo edificio era inizialmente concepito come sede di una concessionaria automobilistica al piano terra, con il piano superiore destinato a essere la residenza del Barone Musmeci.
Il Garage Musmeci è un esempio straordinario di fusione tra due stili architettonici distinti: il barocco e l’art déco. La struttura è permeata da un’eleganza senza tempo, caratterizzata da linee sinuose e dettagli ornamentali che richiamano il barocco, mentre al contempo abbraccia la modernità e la geometricità tipiche dell’art déco.
La facciata è immediatamente riconoscibile per le sue linee curve e i mosaici dorati, che brillano sotto il caldo sole siciliano, enfatizzando lo stile neobarocco. Contribuiscono a questo fascino anche due putti scolpiti magistralmente da Carmelo Florio.
Questa commistione di stili conferisce al Garage una personalità unica, rendendolo un punto di riferimento architettonico nel panorama cittadino. La scelta di Fichera di coniugare il passato e il presente, il tradizionale e il moderno, si riflette anche nelle altre due opere notevoli: l’Arco di Trionfo ai Caduti di Palermo e il Palazzo delle Poste di Catania.
Il Tavolo degli Orrori: una provocazione artistica
La notorietà del Garage Musumeci è ulteriormente amplificata dal suo inserimento nel provocatorio “Tavolo degli Orrori”. Nel 1931, a Roma, questo tavolo fu allestito in occasione della Seconda Esposizione di Architettura Razionale del MIAR, il Movimento Italiano per l’Architettura Razionale.
Il Tavolo degli Orrori rappresentava una critica alle convenzioni architettoniche dell’epoca, e Fichera, insieme alle sue opere, fu parte integrante di questa dichiarazione audace. La scelta di presentare il Garage Musmeci in questo contesto provocatorio evidenzia la volontà dell’architetto di sfidare le norme esistenti e di promuovere una visione alternativa e innovativa dell’architettura.
Il Garage Musmeci oggi
Oggi, il Garage Musmeci si erge come un’icona indelebile nella storia architettonica di Catania: la sua struttura imponente e l’inconfondibile fusione di stili lo rendono un punto di riferimento per appassionati di architettura e visitatori curiosi.
Attualmente, la destinazione originaria è stata rispettata, poiché al suo interno trova posto un negozio specializzato nella vendita di accessori per auto, che tutti i catanesi conoscono come “Costanzo Accessori Auto”.