Università di Catania inaugura il più grande ‘tetto verde’ in Sicilia per la sostenibilità ambientale e il benessere urbano
Scopri il più grande 'tetto verde' in Sicilia! 1500 piante, stazione meteo e tanto altro. Un progetto di ricerca innovativo per la sostenibilità ambientale dell'Università di Catania.
Un ‘tetto verde’ per l’Università di Catania
Un nuovo ‘tetto verde’ è stato inaugurato giovedì scorso nel Polo Bioscientifico di via Santa Sofia del dipartimento di Agricoltura Alimentazione e Ambiente dell’Università di Catania. Si tratta probabilmente della più estesa struttura del genere allestita da una pubblica amministrazione in Sicilia. Sono stati piantumati oltre 1500 arbusti e piante erbacee, in prevalenza essenze mediterranee, su una superficie di novecento metri quadrati. Inoltre, sono state installate 850 metri lineari di tubazioni per l’irrigazione e una stazione meteo multiparametrica per il monitoraggio delle condizioni ambientali. Questa iniziativa è stata resa possibile grazie al progetto Gifluid, finanziato tramite il Programma Interreg V-A Italia-Malta 2014-2020, che sperimenta soluzioni basate sulla natura per mitigare i fenomeni del cambiamento climatico.
Il ‘tetto verde’ come soluzione per il cambiamento climatico
Il progetto Gifluid, coordinato dal professor Giuseppe Cirelli del dipartimento di Agricoltura Alimentazione e Ambiente dell’Università di Catania, si propone di ridurre i volumi di deflusso delle acque piovane e attenuare i rischi idraulici urbani e sub-urbani attraverso la ritenzione idrica delle piante e del substrato. Inoltre, il ‘tetto verde’ migliora l’isolamento termico degli edifici. Questo progetto è stato realizzato in collaborazione con diverse istituzioni, tra cui l’Energy Water Agency di Malta, il Dipartimento regionale tecnico della Regione siciliana e il comune di Aci Castello.
Benefici per l’ambiente e per l’Università
Il ‘tetto verde’ dell’Università di Catania è stato progettato per contrastare l’effetto di surriscaldamento della copertura dell’edificio. Infatti, durante le misurazioni effettuate lo scorso luglio, sono state registrate temperature fino a 61°C al suolo. Grazie alla vegetazione impiantata e alle caratteristiche del terreno, si prevede che l’effetto di surriscaldamento sia ridotto. Inoltre, questa nuova infrastruttura rappresenta un miglioramento concreto per la sede dipartimentale e per il comfort di chi la frequenta ogni giorno. Il rettore dell’Università di Catania, Francesco Priolo, ha sottolineato l’impegno dell’ateneo per la sostenibilità e ha annunciato che verranno realizzate altre strutture simili su altri edifici universitari.
Conclusioni
Il progetto Gifluid ha permesso la realizzazione di un ‘tetto verde’ all’Università di Catania, che rappresenta una soluzione innovativa per mitigare i fenomeni del cambiamento climatico. Questa struttura, la più estesa del genere in Sicilia, contribuisce a ridurre l’effetto di surriscaldamento dell’edificio e migliora il comfort degli utenti. L’Università di Catania conferma così il suo impegno per la sostenibilità e per la tutela dell’ambiente.